Voglio raccontarvi una storia, quando avevo 13 o 14 anni ero a una festa di ragazzi, mi ricordo che fra le tante canzoni che mandarono ad un certo punto misero una canzone di De Andrè pensai che la canzone fosse un po' pallosa e non adatta ad una festa di ragazzi.

Non sapevo che stavo ascoltando un cantantautore che avrei amato negli anni a seguire, semplicemente un poeta (perchè faber era un poeta) che metteva in musica (e che musica) le sue splendide poesie.

Faccio questa recensione di questo disco di De Andrè perchè in Debaser non è ancora presente, e quale migliore occasione di recensire un disco del mio cantautore italiano preferito??

Il disco che vi voglio presentare è un disco che non ha titolo è conosciuto da tutti come "L'indiano" per la copertina che ritrae appunto un nativo pellerossa a cavallo.

Composto nel 1981 con Massimo Bubola coautore, e posteriore al rapimento di cui Fabrizio e Dory Ghezzi furono vittime nel 1979 il disco racconta la storia di due popoli i pellerossa e il popolo sardo da Fabrizio scelto come popolo adottivo e da lui raccontato attraverso tante canzoni anche in album successivi, il tema delle persone oppresse e emarginate sarà sempre presente nelle canzoni di De Andrè; l'album si apre con "Quello che non ho" canzone che comincia con spari e voci registrate durante una vera battuta di caccia al cinghiale, un blues stupendo con un assolo di armonica e tastiere, "Canto del servo pastore" racconta appunto la vita di un pastore sardo immerso nella natura e che non conosce nemmeno il suo nome, un pezzo che mi commuove ogni volta che lo ascolto; "Fiume Sand Creek" è forse il pezzo più famoso dell'album, anch'esso comincia con spari e grida e racconta uno dei tanti massacri ad opera dell'esercito americano, visto con gli occhi di un bambino pellerossa; il brano succesivo è un "Ave Maria" cantata in sardo, e poi c'e "Hotel Supramonte" che è il monte dove l'anonima sequestri teneva prigionieri i sequestrati, (...e un invito all'hotel supramonte) che racconta appunto della sua prigionia, canzone bellissima accompagnata solo da una chitarra acustica e da un violino; "Franziska" racconta l'amore di una ragazza per un bandito senza luna senza stelle e senza fortuna; "Se ti tagliassero a pezzetti" è una splendida canzone d'amore dove il vento raccoglierebbe i pezzi, il regno dei ragni cucirebbe la pelle, splendide metafore per raccontare l'amore di un uomo per una donna; "Verdi pascoli" conclude il disco, è un inno alla natura, dove Fabrizio parla con il figlio, un simpatico reggae.

In conclusione ancora un album secondo me di straordinaria bellezza di Fabrizio De Andrè che in seguito ci regalerà altri album straordinari come "Creuza de ma" "Le nuvole" ed "Anime salve"

Alla prossima.

Elenco tracce e testi

01   Quello Che Non Ho (05:48)

02   Canto Del Servo Pastore (03:11)

03   Fiume Sand Creek (05:16)

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì.
A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse.
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek.
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare.
La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek.
Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

04   Ave Maria (05:42)

05   Hotel Supramonte (04:31)

E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse e accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi ridi e vivi o sei perduto
col tuo ordine discreto dentro il cuore
ma dove? dov'è il tuo amore?
ma dove...
è finito il tuo amore?

Grazie al cielo ho una bocca per bere
e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere
ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame
così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove? dov'è il tuo amore?
ma dove è finito il tuo cuore?

E ora siedo sul letto del bosco
che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto
è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto
se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove?
dov'è il tuo amore? ma dove?
è finito il tuo amore?

06   Franziska (05:28)

07   Se Ti Tagliassero A Pezzetti (04:58)

08   Verdi Pascoli (05:12)

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