I Faith No More all'uscita del quinto album hanno notevolmente consolidato la loro posizione, ormai sono sinonimo di freschezza ed originalità musicale.
King For A Day..." spiazza tutti: con questo album si normalizzano, la canzone diventa più canzone, gli angoli vengono smussati e tutto è più accessibile.

All'imprevedibilità viene preferita la logica strutturata, ne sono esempi lampanti i due singoli portanti: "Diggin the Grave" ed "Evidence". La rabbia e le esplosioni core vengono sfogate lo stesso in brani ad effetto come "The Gentle Art Of Making Enemies", "Cuckoo For Caca" e "Ungly In The Morning"; per poi placare gli animi in atmosfere più soft come "Take This Bottle" (resoconto della fortunata tournée con i Gn'R), il gospel di "Just A Man" ed i ritmi sudamericani di "Caralho Voador". Il tutto genialmente s'incastra anche perchè i FNM optono per un'alternata disposizione dei brani su cd: ad ogni brano più sostenuto segue un pezzo più soft.
Spicca ovviamente anche qua la voce di Mike Patton sempre più ispirato, un'altra esemplare prestazione!
King For A Day..." in sintesi si fa ascoltare, è un album che contiene tutti gli ingredienti del loro sound ma è altalenante: troviamo grandi pezzi come "Ricochet","Diggin the Grave" e "The Gentle Art...", ma anche alcune inaspettate cadute di tono sopprattutto dove mollano l'acceleratore.

>Resta comunque il fatto che siamo sempre su livelli molto alti, nel senso che davanti ad altri lavori anche moderni ed attuali questo 3 diventa tranquillamente un 5. Purtroppo questo album segna il declino del gruppo, anche a livello compositivo; l'interesse verso il gruppo inizia a scemare e i singoli componenti si dedicano ad altri progetti.
Indiscutibile però l'importanza anche di questo lavoro nel panorama crossover/alternative.

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