Qualcuno, me compreso, temeva che l'universo Faithless avesse smesso di generare big-bang; beh così non è stato. Il 27 novembre scorso è arrivata questa perla.

In tutti i suoi abbondanti 55 minuti l'ascoltatore si trova immerso in un eterogeneo bagno di suoni, infarciti dall'elettronica, predominante ma mai invasiva.
L'album si apre con "Bombs", primo singolo a dire il vero uno dei pezzi meno riusciti dell'album che tocca diverse vette nelle tracce sucessive:
in "Music Matters", con un'atmosfera avvolgente ed un ritornello che fatichi a mandare via dalla testa; nella stumentale "I Hope", dove una vaga ritmica d'n'b sostiene gli intrecci elettronici,  nella ripetitività ciclica della brevissima ma intensa "Nates Tune".
I veri picchi il disco li raggiunge con "Last This Day", struggente, con il cantato delicato che toglie via il respiro; con la veloce ed ipnotica "Emergency" che chiude degnamente il disco, ma soprattutto con "Spiders Crocodiles And Krypton", dove all'improvviso esplode il  campionamento di "Lullaby" dei Cure (con la voce registrata ex-novo per l'occasione da Robert Smith).

Il lettore CD piange quando devi spegnerlo e porre fine al repeat su questo disco.

"Please, last this day, stay one more day".

Carico i commenti... con calma