Dovendo selezionare il genere di questo disco, mi sono trovato in clamorosa difficoltà: come inquadrare questo terzo lavoro del progetto più assurdo del buon Mike Patton? E' semplicemente impossibile, e il mio rifugiarmi nel più banale "experimental" non è altro che un voler mascherare l'inafferrabilità di questo Delìrium Còrdia.

L'album si apre con il suono della puntina del giradischi che rumorosamente va a toccare il disco, da cui partono le prime misteriose e apocalittiche note. E' un film questa lunga traccia di 55 minuti, che attraversa varie fasi sognanti e illusorie, nascondendo in buona parte i pur ottimi musicisti che accompagnano l'ex Faith No More in questa sua personalissima opera d'arte, perché di opera d'arte stiamo parlando. Dave Lombardo, Trevor Dunn e Buzz Osborne non sono che operai a mezzo servizio della mente folle e geniale di Patton, che produce e compone tutta questa lunga digressione nel suo personalissimo mondo.

Ricordi e nuove considerazioni sembrano fondersi in un unico flusso misterioso, il cui percorso e tantomeno epilogo sembrano sempre lontanissimi dall'essere percepiti. Non è per niente facile descrivere un disco simile, così interiore e così marcatamente fuori dai canoni. Nei primi venti minuti sembra davvero di essere intrappolati in un film di Lynch o di Cronenberg, e il senso di claustrofobia che ne deriva sarà certamente un sintomo comune ad ogni ascoltatore che vorrà intraprendere questo percorso notturno. Dopo il ritorno al sound di king for a day dell'ultimo splendido album dei Tomahawk, Mike ci consegna un altro episodio irrinunciabile della sua ricchissima carriera, per cui, se amate questo personaggio così eclettico e trasformista, non potete non correre dal vostro negoziante di fiducia e acquistare una copia di Delìrium Còrdia, che, tra le altre virtù, ha un artwork davvero ben curato. Dallo stesso Patton.
Senza voto.

Elenco e tracce

01   Surgical Sound Specimens From the Museum of Skin (01:14:17)

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Altre recensioni

Di  Jam

 Sono su di un letto, sento il mio cuore battere, fa freddo, è buio, devo scappare, via, lontano, più in fretta, più in fretta!!!

 Chi un vero capolavoro, innovativo, mai visto, pura avantgarde! A voi giudicare, io ancora non ho capito se sono stato preso o no per il culo...


Di  porathian

 Basta osannarlo! Prima ancora che un suo disco si immetta sul mercato viene bollato come capolavoro.

 'Delìrium Còrdia' ha dimostrato di essere un disco ambient inutile, velleitario e contraddistinto dalle solite crisi megalomani.


Di  emanuele

 Mike Patton... ah, che personaggio eh? Cos’è, un genio? Forse. Un pazzo? Quasi sicuramente si.

 Questo "Delirium Còrdia" non lo definirei neanche un album musicale, più che altro lo descriverei come sfizio (fastidioso per altro) che questo capriccioso "genio" si è voluto togliere.