Era il lontano 1996 quando i Satyricon diedero alle stampe "Nemesis Divina", album che per quanto mi riguarda sancì la fine di un epoca. Infatti in quel periodo, l'ambiente black metal era ormai saturo di uscite. Periodo da cui ne scaturì un imbarazzante situazione inversamente proporzionale, dove alla grande quantità di prodotti non corrispondeva un adeguata qualità.

Ora a distanza di undici anni, in un momento in cui il black metal non è più fenomeno di massa; in un momento in cui il concetto misantropico musicale che sta alla base del black metal, sembra essere tornato alle sue origini; in un momento in cui i padri indiscussi Mayhem si perdono dietro a sperimentazioni che non hanno ne capo ne coda; mentre gli autori del sopracitato "Nemesi Divina" rincorrono un concetto di post black metal in cui non crede più nessuno, tantomeno loro, alcune "NUOVE" band si affacciano sul mercato, e sono destinate inesorabilmente a prederne il posto. E se il nome Shining è già un classico, il nome Farsot forse non lo è, ma sono sicuro che non tarderà a scaldare anzi gelare il cuore degli amanti di questa musica oscura e malefica.

Farsot è un progetto tedesco ormai attivo già da qualche anno, e solo ora sulla lunga distanza è riuscito a debuttare con un opera che va ad affiancarsi direttamente ai titoli storici del genere. Ovviamente si parla di black metal di stampo classico, in cui viene accentuata una forte componente dark, una combinazione che ci permette di definire la musica in questione dark black metal. Le tematiche affrontate dalla band sono classiche: Odio, Paura, Morte, Dolore e a ogniuna di queste parole corrispondono altrettante canzoni, tre invece sono i brevi intermezzi musicali di stampo dark ambient. Le Quatro canzoni hanno un minutaggio che cresce esponenzialemente, arrivando fino ai venti minuti della conclusiva "Trauer" canzone dove il concetto di isolamento mentale e fisico, viene espresso in musica. Venti minuti in cui gelidi intrecci di chitarre fanno da ideale sottofondo alle urla cariche di odio e disperazione del cantante. Ovviamente le influenze della musica dei Farsot sono da ricercare nei solchi dei lavori di Satyricon e Darkthrone, influenze che però sono rielaborate in uno stile più moderno. La musica si evolve a prescindere dalla volontà di un sistema che prevede immobilità stilistica. Le doti tecniche di prim'ordine, permettono alla musica dei Farsot, di alternare momenti di pure ferocia black metal, a momenti più atmosferci in cui la disperazione trova la giusta via per giungere alle nostre orecchie.

Il debut album dei Farsot non è solo musica, ma è un ideale che non morirà mai.

Carico i commenti...  con calma