La musica da discoteca del sabato sera, con i giovani adolescenti che fanno "oh oh oh oh" è semplicemente la cosa più odiosa che esiste! Ma la musica elettronica da disco club con appiccicata l'etichetta del ciccione secco Fatboy Slim è stramaledettissimamente  divertente!! Oltre che di qualità e ben fatta, a differenza dei dischi che fanno bom bom bom per tutto il tempo senza un minimo di mestiere, in Fatboy Slim c'è musicalità, appunto mestiere, un mix festaiolo di Funky, Hip Hop e Techno, un divertimento assoluto. Un DJ che con i dischi ci gioca alla grande. Un vero punto di riferimento del genere. 

Assorbita la lezione Big Beat che nel 1995 spopolò con i The Chemical Brothers e i Prodigy su tutti, Norman Cook tiene il marchio di fabbrica ma mescola gli ingredienti, confezionando dei dischi meno acidi e più musicati e divertenti, picco massimo raggiunto con il capolavoro e punto di riferimento del genere elettronica dance anni 90 "You've Come a Long Way, Baby" un mix di generi mescolati al Big Beat.  Fenomeno di massa nel 1998 e nel 2000 (in cui tirò fuori la canzone più pazza del mondo "Ya mama").

In questo ultimo album di inediti del 2004 il nostro Norman Cook cambia le carte in tavola, segna un punto d'arrivo tra il suo passato, fatto di scatenate canzoni dance ed il suo stato attuale, artista più maturo (e cresciuto) che preferisce ritmiche più leggere con basi funky e pop.  Un disco che i fan non si aspettavano.

Sono troppe infatti le canzoni "lente" rispetto al passato, la cover "The Joker" davvero simpatica, ma troppo pop delicata per un pazzo come Norman, qualcosa è cambiato, ma forse non in peggio.

Il disco si apre con un tappeto sonoro molto disco blues, una voce femminile intona il ritornello su una base dance che scorre a pochi battiti, sembra quasi suonata dal vivo, ed è qui che Fatboy stupisce, lui crea brani che sembrano suonati, ma in realtà non sono altro che una serie di campionature e passaggi mixati tratti dalla sua immensa collezione di dischi, è tutto un gioco di DJ che crea cose inedite da cose esistenti, direi geniale, anche se non inedito ovvio. Certo che.. a differenza dei DJ che nei locali non fanno altro che cambiare i dischi... be..  Norman può essere definito davvero un geniaccio della dance music.

La prima traccia "Don't let the man get you down" quindi ci mostra un Fatboy Slim più maturo e meno rumoroso, ma ecco che subito dopo spunta fuori l'operazione nostalgica, la scatenata e volutamente fastidiosa "Slash dot dash", lo stile è quello di  "The Rockafeller Skank" ma con un campione vocale mixato e ripetuto in continuazione! Ripetitivo ma... non si smette di ballare un secondo! Azzeccatissimo anche il video che impazzava su MTV, due imbratta muri in un bagno pubblico scrivono scarabocchi senza senso compiendo acrobazie in assenza di gravità alla matrix, insomma... ci si gasa come un tempo!

La delusione per il fan arriva però con le tracce successive, il disco cambia faccia e vira verso il pop più sfrenato, canzoncine divertenti, cantate dall'inizio alla fine, con poche ripetizioni e pochi giochi da DJ, strumenti suonati (presi qua e là dai suoi dischi) come, pianoforte, batteria, percussioni, insomma... sembra che Norman Cook ora produca dischi da vero musicista... be... non sono certo spiacevoli come pezzi, ma noi preferiamo il vecchio DJ manipolatore di sonorità dance. Io però non essendo un fan, ma un semplice ammiratore non ho affatto disprezzato alcune sue nuove linee melodiche, un ottimo pezzo come "The Journey" mi ha davvero colpito! Di dance non ha nulla ma è stupendamente ritmico! Insomma... questo disco mi piace. Ma durante l'ascolto ci si domanda sempre che fine abbia fatto il vecchio Norman... ed ecco che per gli affezionati dei suoi brani dance, il nostro beniamino ci regala una traccia in cui ci dimostra che il vecchio Fatboy Slim è vivo e vegeto... "Jingo" la vera sorpresa dance dell'album, ritmo martellante, mix vocali ripetuti a palla, giochi di piatti, mix, passaggi sonori, e tanto boom boom. Un pezzo da club che spacca!

Passato il capitolo dance dei bei ricordi... l'album si conclude con ulteriori pezzi pop abbastanza tranquilli, con la citata cover di "The Joker" che chiude il tutto.

Va citato anche il tributo indiretto ai Chemical Brothers con il brano molto Beat chimico "El bebe Masoquista" in cui però Norman sa metterci anche un tocco personale nella parte del campionamento vocale. 

Album riuscito a metà per i fan, ottimo album per chi voleva un cambiamento. Io mi metto in mezzo, ovvero mi piacerebbero dischi vecchio stile ma.. ho davvero apprezzato questa nuova fatica.

In attesa  del prossimo disco in cui come un tempo ci ubriacavamo e ballavamo con le natiche al vento sulle note di "Soul Surfing" .  

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