A ben sei anni di distanza dal precedente "Simula et Dissimula" e dopo svarati EP e lavori live la one man band Fearbringer torna con un vero e proprio album degno del suo nome. "Tempus Fugt" è senza ombra di dubbio il miglior lavoro del musicista emiliano; non perde nulla di quanto di buono fatto in passato e trova finalmente la sua esseza definitiva grazie ad un largo uso della voce pulita che da sempre è stato l'aspetto distintivo della musica di Fearbringer e che in quest'album raggiunge momenti altissimi e a dir poco emozionanti.

Dopo una breve intro "Tempus Fugit" senza troppi fronzoli apre il suo viaggino tanto onirico quanto glorioso con il brano "Battaglia Spirituale" in cui la voce la fa da padrona tessendo melodie epiche ed imponenti in grado di evocare nella mente dell'ascoltatore immagini meravigliose e tempestose, un percorso trascinante e coinvolgente che continua senza tregua in un susseguirsi di brani splendidamente composti e di lyrics poetiche dal sapore arcaico, brani come "Inno alla Stagione dell'Inverno" e la title-track "Tempus Fugit" ne sono una dimostrazione più che eloquente. Discorso a parte va a fatto per "La Fine dei Tempi" brano totalmente strumentale che nonostante questo non risente minimamente della manzanza del vocione di Fearbringer, riuscendo nel complesso intento di essere di per se un brano completo a cui non manca davvero nulla.

Il disco si conclude con ben cinque bonus track dal vivo, tutte estrapolate dai primi lavori della band, una sorta di regalo per tutti i fan della formazione che ben sanno che le prestazioni live di Fearbinger sono uno spettacolo incredibimente emozionate.

"Tempus Fugit" è stato un lavoro estremamente atteso che non delude nemmeno per un secondo, un disco originale dal sound squisitamente unico nel suo genere, lontano da tutti i trend attuali del black metal e proprio per questo un ascolto consigliatissmo!

"Divinità del passato
mutate i miei occhi in foglie d'alberi
sicchè in disparte possano piangere i tempi lontani
Divinità del presente
mutate le mie mani in tizzoni ardenti
sicchè io possa imprimere sulla pelle degli infimi
il vostro volere
Divinità del futuro
mutate il mio cervello in uno stormo di falchi
che possano volare in alto e lontano alla ricerca
della saggezza"

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