Mi sono procurato questo libro parecchi anni dopo averne letto varie recensioni. L'ho letto con calma e concentrazione non fosse altro che per le 500 e più pagine e la cognizione di una trama non certo all'acqua di rosa. Conoscevo l'autore per le sue opere musicali e tra l'altro avevo sentito l'album legato al romanzo, non ricordo se uscito subito prima o subito dopo. Posso dire intanto che la musica si lega benissimo alle atmosfere della storia, oltre che alle immagini della copertina. Ma la vera sorpresa, anche se preannunciata da un critico che scriveva "nulla del genere è mai stato scritto prima", è stato il senso di immersione totale nelle vicende narrate. Questo romanzo è come un lento vortice in cui entri senza timore e ti lasci trascinare finché ti accorgi che sei stato risucchiato e dentro il vortice ci sono un sacco di eventi e personaggi che definire enigmatici è riduttivo. E ancor prima di arrivare al capitolo finale che ribalta e travolge nuovamente questa dinamica del vortice, già a metà storia ti rendi conto che non puoi non andare avanti e che quello che accade al protagonista, quello che sente e vede il protagonista lo stai sentendo e vedendo anche tu. Che tutti gli enigmi, le premonizioni, le stranezze paradossali che lui sperimenta diventano qualcosa che lavora nella tua testa di lettore.
"Il futuro è finito" è un romanzo non per tutti, secondo me. Bisogna avere un certo retroterra letterario. Non per una questione di cultura e di coltezza, ma penso che sia una prova che richiede molta attenzione e amore per un linguaggio ricercato. Non è quella narrativa semplice, lineare, abbordabile che va di moda oggi e che appiattisce qualsiasi storia, perché editori e editors pensano solo al mercato e al pubblico di largo consumo. Oltretutto questa storia essendo trasversale ai generi (dentro c'è la distopia, il thriller, il fantastico-onirico, il mistery, lo psicologico) di fatto non avrebbe potuto essere narrata con un italiano di pochi vocaboli e sintassi minimale. Assolutamente no. Il suo bello sta anche nello stile personale del narrato; che poi può piacere o non piacere, ma è funzionale alla storia medesima.
Ho saputo di gente che lo ha letto tre o quattro volte per afferrare tutti gli incastri e gli indizi disseminati nella vicenda, ogni volta leggendolo con un approccio rinnovato, diverso. Io l'ho terminato pochi giorni fa e ne subisco il fascino al punto che mi sogno di notte alcuni passaggi come se li avessi vissuti di persona. Forse tra qualche tempo ricomincerò daccapo. Di certo è una storia che non potrò mai dimenticare.
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