Avevo perso di vista i Firewind e, in sincerità tutta, mi spiace. Ho sempre seguito la formazione, sin dall'esordio "Between Heaven and Hell", disco di power metal melodico che, ai suoi primi albori, trascinò la band greca sulle onde del successo internazionale. Tuttavia, è da riscontrare, all'interno dei Firewind, qualcosa che, in molte band dedite a questo filone, manca: la voglia e la volontà di distaccarsi sempre più dal passato per concentrarsi nella ricerca di un sound sempre più diverso e sempre più originale e proprio.

I tempi di "I Am The Anger" sembravano morti e sepolti ma, quando ho ascoltato "The Premonition" ho avuto un lieve sussulto. Lieve, perché la first track, "In To The fire", non è che mi abbia, poi, impressionato più di tanto. Il classico giocattolo "made in Firewind": riff rocciosi, synth che, ad onor del vero, avrebbero potuto essere risparmiati e, dulcis in fundo, il ruolo fin troppo presente delle tastiere. "Mmmh.... Iniziamo poco bene...". Questa è stata la mia impressione d'impatto. Fortunatamente, immediatamente dopo, con "Head Up High" ha inizio il miracolo del 2008! Laddove persino i migliori Astral Doors mi avevano lasciato con un retrogusto amarognolo in bocca, i Firewind riescono a spaccare tutto ancora una volta! E sempre meglio! Il power metal di "Head Up High" e di "Angels Forgive Me" è devastante; "Mercenary Man" è una song che, nonostante la pesantezza dei riff, nonostante la quasi assenza sonora delle tastiere, nonostante un Apollo Papathanasio in pieno stato di grazia (vero carro trainante dell'intera band) che sembra scimmiottare nelle strofe della song, ci mostra il lato dei nuovi Firewind. Una band con tutti gli attributi sotto, che non ha paura di coverizzare una hit degli anni ottanta come "Maniac" (colonna sonora del film "Fashdance"). E, infine, come da copione in quasi la totalità dei dischi power, è presente una ballad "My Loniless" che, a differenza delle altre sue amiche diabetiche ad infinitum, si lascia ascoltare che è una bellezza, senza essere un lentone da lacrime ma contenendo atmosfere capaci di rapire l'attenzione del metallaro più burbero.

In conclusione, "The Premonition" non sarà la novità del millennio ma può reggere benissimo il confronto (uscendone addirittura a testa alta) a metal band molto più famose e blasonate del settore power-heavy, quali Hammerfall, Dream Evil, Astral Doors, Masterplan e compagnia.

La Grecia prima ci ha fottuto tutti agli Europei 2004.... forse sarebbe davvero ora di iniziare ad esplorarne anche la sua cultura musicale. Altro che metal teutonico!

Firewind: do it better!

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