Il primo disco dei Flowers For Breakfast è del 1996. E io l'ho sentito nel 2005. Questione di poche settimane.
Ad avere avuto quell'album poche settimane prima, non mi sarei limitato, parlando col buon Tom Pintens quella sera dello scorso ottobre, a pochi complimenti di rito per le sue note di chitarra negli Zita Swoon.
Ad aver conosciuto i Flowers For Breakfast un po' prima, gli avrei chiesto come mai quel suo bizzarro gruppetto fosse durato così poco (dal 1995 al 2001, con due soli dischi all'attivo). E perché adesso, invece, abbia messo su quei 2000 Monkeys dal sound... bello eh, ma non altrettanto particolare - non nel panorama della 'belgen alternative', almeno.
Gli avrei chiesto se la cantante di quel suo bizzarro gruppetto, Tine Reymer, non fosse magari la sorella segreta di Beth Gibbons, e che fine abbia fatto adesso - dove se ne è andata, lei, con i suoi sussurri di velluto; e dove Benjamin Boutreur con il suo sassofono di schiuma.
Gli avrei chiesto come si fa a pensare canzoni come Tukepooh. Gli avrei chiesto se fosse ubriaco o solo contento quando ha scritto Cactus Tree (equilibrio pianistico tra schizofrenia e innocenza), se mi presta Vieux Dieux per spiegare a qualcuno cos'è l'ispirazione, se Tom Barman non l'abbia mai invidiato per The Knight.
E soprattutto gli avrei chiesto come diavolo è possibile che ad Anversa siano tutti dei fottuti geniacci (dirà qualcuno: "Eh sì, ma tu sei un fan, non ti crediamo"; dirò: "Provare per credere").
...Invece, quella sera d'ottobre, non avevo ancora ascoltato "Baron Samedi Conducts The Onion Philharmonique", e così l'ho trascurato, il buon Tom Pintens, chitarrista in pigiama e con la faccia da fesso.
Elenco e tracce
Carico i commenti... con calma