Ebbene si! Era dal crollo di Wall street, cioè dai tempi in cui gli Iron Maiden andavano alle elementari, che non si vedeva una così grave crisi economica mondiale come quella in cui siamo finiti dentro con tutte le scarpe e i calzini. Ed è  inutile girare attorno al problema, inutile far finta di niente, la congiuntura ha colpito anche il black metal!!!

L'imperativo ormai è quello di stringere i cordoni e tagliare tutte le spese superflue non tralasciando nulla. Le borchie? Lo stretto indispensabile, non più a pois ma una ogni tantum a metro quadrato; ai concerti nei pogo indiavolati prima ci tiravamo gli anfibi ora volano le infradito che sembra di essere in spiaggia, e addirittura diverse black band, per sprecare meno energie  si sono convertite al doom.

In mezzo a tanti rimedi più o meno validi spicca un gruppo che secondo il mio modesto parere, in fatto di risparmio fotte a tutti!

Sembrano usciti da una puntata di "art attack", quella trasmissione televisiva per  ragazzi che insegna a costruire praticamente tutto lo scibile immaginabile con i cilindri  di cartone della carta igienica, e i nostri baldi blackers della Foresta Isontina (nord est italico) hanno compreso che si puo' fare black low cost, senza sprecare un solo kilowattore e usando strumenti musicali rivoluzionari come qualsiasi oggetto di uso comune.

Lodevole iniziativa anche ha livello ecologico con impatto ambientale nullo, se non le poche emissioni di gas con effetto serra apportate dall'alitosi del cantante.

L'unica concessione alla tecnologia (sic) è data da una chitarrina acustica sghemba mancante di almeno 4 corde. Il genere della band che bombasticamente si autodefinisce "true italian acoustic satanic black metal", all'ascolto potrebbe risolversi in un più appropriato "true sgangheratic and terremotatic black", ma tant'è.

E in effetti di true personalmente avverto solo la miseria nera che li avvolge. Suoni scarni, raffazzonati e ai minimi termini, con lo screaming del cantante a cercare di tenere in piedi tutta la baracca che sembra stia per crollare da un momento all'altro. Che il loro tentativo sia quello, come ogni disco black che si rispetti, dell'esaltazione del male e della sua "trasudazione a ogni solco" si capisce eccome, che il risultato vada da tutt'altra parte .. pure.

"Daescriptio daymonos", "de obculti riti in carsum" e "meretrici infernali" sono alcuni dei pezzi (in)degni di nota, con tanto di  titoli in latino che fa tanto "malefiko" ma che realizzati da una band  attaccata con lo scotch più che a satana, pensi alla precarietà più precaria, ai mutui insolvibili e alle cambiali protestate. Un black specchio dei nostri tempi malati e indebitati, musica per derelitti, poveri e falliti. Colonna sonora perfetta di tutti i crack finanziari.

Si dice che le disgrazie non arrivano mai da sole, con questo ennesimo nuovo genere metal "black d'austerity" direi che abbiamo completato l'opera. Attendiamo fiduciosi e impazienti una pronta ripresa economica...

STAY POWER ma anche STAY OBAMA FACCE O' MIRACOLO!

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