Siamo nel 2001, Francesco De gregori pubblica "Amore nel pomeriggio".
Il disco si apre con la Dylaniana "l'aggettivo mitico" "Socrate grida domande per strada e il beato Angelico dipinge muri di periferia, la risposta confusa nel vento a tradimento li prende alle spalle e li spazza via", canzone molto dura con il nostro che attacca su più fronti, guerra, ecologia, e "le radio delle ragazzine dove scoppia il silenzio". "Canzone per l'estate" scritta con Fabrizio de andrè e presente gia nell'album "volume 8" di Faber,è una chicca e un modo elegante per omaggiare l'amico scomparso .Una delle canzoni migliori del disco è "Natale di seconda mano", arrangiata da Nicola Piovani, nella quale il "principe" parla degli"ultimi di tutto il mondo" e della falsa pietà che circonda chi è costretto a muoversi con "documenti di seconda mano", un brano toccante, che vuole smascherare l'ipocrisia della "vita in rosa".
Si arriva al "Il cuoco di Salò", pezzo arrangiato da Franco Battiato, classica melodia Degregoriana con parole che lasciano il segno "quindicenni sbranati dalla primavera, scarpe rotte e pure gli tocca di andare.. che qui si fa l'Italia e si muore, dalla parte sbagliata si muore", siamo, ovviamente alla fine della seconda guerra mondiale, lo scenario è quello della Repubblica di Salò, gli occhi quelli di un cuoco perchè "anche durante un naufragio si deve mangiare". Capolavoro.
Degne di nota sono la splendida "condannato a morte", canzone ispirata, pare, dalla figura di Salman Rushdie, e "caldo e scuro" una poesia in musica.
Un album molto duro, la qualità dei testi è altissima, De gregori mette a segno un gran colpo, da fuoriclasse assoluto, un disco che commuove e che fa riflettere, il migliore degli ultimi venti anni.
Il disco si chiude con la dolcissima "sempre e per sempre", una vera e propria perla, pianoforte, archi e poesia pura "il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai, sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai".
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