Una delle pietre miliari dei album live italiani. Nel 1979 due grandi artisti: i Nomadi e Francesco Guccini, svolgono un concerto insieme, Lo potremmo definire un simbolo che mostrerà al popolo nomade e ai fans di Guccini il forte rapporto che c'era fra questi due pilastri della musica italiana.
L'album si apre con una "Canzone per un'amica" stile Guccini, con un'allegra e "scanzonatissima" musica ed un testo alquanto triste. Segue una bellissima "Atomica cinese", che parla dell'inquinamento, della pioggia acida e con argomento abbastanza vicino "Noi non ci saremo", dove descrive la terra che un giorno si ribellerà alle tirannie dell'uomo distruggendo e ricominciando tutto da capo, parole come: " E il vento d'estate che viene dal mare, intonerà un canto fra mille rovine, fra le macerie delle città, fra case palazzi, che lento il tempo sgretolerà" accompagnate da accordi di chitarra alla emiliana.
Album che ripropone grandi successi come "Dio è morto" , censurata dalla RAI e trasmessa su radio Vaticana (più o meno come fecero a De Andrè) e "Per fare un uomo". La commovente "Auschwitz( La canzone del bambino nel vento)", e altre. A me personalmente è piaciuta molto anche la musica, stile folk-rock anni "70".
Concludo dicendo che trovo giusto che tutti conoscano e possano ascoltare questo live, per chi c'era e per chi ancora non è così "vecchio"...
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