"Una volta una donna, la terza moglie dell'imperatore giapponese, una donna cinese, strava preparando il te. Per errore fece cadere un bozzolo dentro l'acqua bollente, e vide fuoriuscire da questo, una fibra che poi riuscì a trasformare in un filo sufficientemente resistente da poter essere tessuto"

Questa è l'origine della Seta! Il film è tratto dalla famosa novella di Alessandro Baricco. Era difficile la trasposizione, anche perché, così come già accaduto con Novecento, rendere questa novella sullo schermo cinematografico poteva causare non pochi problemi. Invece l'operazione è riuscita abbastanza bene.

La storia, ambientata a metà '800, narra di un giovane rampollo di una famiglia francese che lascia la carriera militare per divenire un commerciante di bachi da seta. Il giovane prima di iniziare l'attività si sposa con la bella maestra del paese con la quale sogna un giorno di avere soldi a sufficienza per potersi permettere un fantastico giardino pieno di gigli. Il padre del giovane, il sindaco del paese, viene coinvolto da un impresario nella riapertura delle filande, per poter filare la seta e rendere il paese e tutti gli abitanti molto ricchi. L'impresario sarà la causa dell'abbandono della carriera militare da parte del giovane che diverrà il procacciatore di bachi in giro per il mondo, prima in Africa e poi nel più onirico Giappone. Qui mi fermo con la descrizione della trama per non anticipare altro a chi non lo avesse ancora visto e non avesse letto il libro.

Per ciò che concerne l'aderenza del film al libro non mi esprimo; l'ho letto 10 anni fa e la memoria mi potrebbe tradire.

Il cast è eccellente, il giovane rampollo è interpretato da Michael Pitt, il protagonista di The Drimers, la sua amata è la sempre bella Keira Kneightley, all'ennesima interpretazione in costume, e l'impresario è l'eccellente Alfred Molina, sempre a suo agio con i film "transalpini", da ricordare la bellissima interpretazione in Chocolat.

Molto suggestiva la fotografia che ben riesce a rendere gli stati d'animo del protagonista. Quando è con l'oggetto del suo desiderio lo schermo sprigiona colori radiosi e caldi, quando è in Giappone l'immagine è sempre avvolta da un alone di mistero, quasi nebuloso; molto suggestive le immagini delle terme circondate dalla neve e dal vapore.

In tutto il film c'è un unico filo conduttore, l'introspezione del protagonista che si trova a dover scegliere e dividersi tra un amore facile e sicuramente felice in Francia, anche se mai coronato dalla nascita di un figlio, e la sua ossessiva attrazione per il Giappone, anche nei momenti in cui questo è afflitto da guerre intestine.

Un film, così come il libro, intriso d'amore; amore delicato, amore selvaggio, amore fortemente erotico, amore spirituale!

Buona Visione

Cheers 

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