Frank Black il 26 Agosto ha fatto uscire in contemporanea 2 cd, “Devil’s Workshop“ e “Black Letter Days”. Io qui li ho trovati venerdì 23. Sono usciti per una vera indie piccolina, la Cooking Vinyl e sa tanto di saldi di fine stagione. Ho letto che “Devil’s…” è più rock e “Black Letter…” più country. L’ultimo cd di Frank non mi è piaciuto gran che, quel “Dog in the Sand”di cui non saprei citare alcun titolo, malgrado sia regolarmente seppellito nella pila di cd alla mia destra. Questa volta non gli compro nulla, mi dispiace. Però gli voglio dare un’ascoltata da negozio. Teoricamente mi dovrebbe piacere di più “Devil’s Workshop”. Copertina rossa. Skip. Skip. Non serve comprarlo, questo standard Frank Black, basta prendere “Dog in the Sand” e " Pistolero"dalla pila ed abbiamo lo stesso effetto: buon rock. Meglio di tantissime cose, ma nulla per cui strapparsi i capelli. Ascolto “Black Letter Days” piuttosto scettico, penso alla spesa da fare. Inizia con la cover di “Black Rider” di Tom Waits, che ho già sentito fare a Frank dal vivo, nell’ultimo tour. Che è? Un disco musical???Lo ascolto brevemente. Skip. Skip. Me lo porto a casa. Grandissimo disco, fra i migliori di Frank Black And The Catholics. È più acustico, con citazioni country, Bellissime slide guitars, bellissime chitarre acustiche, ma soprattutto GRANDI CANZONI. La seconda dopo “Black Rider”, “California Bound”: “ no, I will never hate you, I just wanna to show you the one truth”. Poi la meravigliosa “Chip Away Boy” con una fantastica slide guitar” I used to have some fun, me and everyone, now I’m just employed, I am a chip away boy…”. A chi lo dici. Poi “Black Letter Days”, i giorni segnati in nero sul calendario, i lavorativi, nella quale accelera il ritmo e si arrabbia :” every day I work, every day’s the same, and every day gets worse”. Rivendicazioni sindacali? Non lo so . Poi ci sono canzoni di amore perduto e tante altre cose, canzoni di viaggi (" How You Went So Far"), poi pure folk. A volte ricorda i Pixies lenti. Un disco bellissimo che non mi aspettavo, lento, le slide guitars, bellissime canzoni, 18 canzoni vere. Una gran sorpresa, io Frank Black tra me e me lo davo per finito: quello che aveva a dire lo aveva detto. Ed invece no. E mi sovviene un atroce dubbio. Non è che “Devil’s Workshop” ad un ascolto approfondito sia altrettanto bello??? PS “Black Letter Day” è da due giorni nel mio cd player e ciò significa che è un gran disco. E domani è lunedì. Just another long black letter day.

Elenco tracce e video

01   The Black Rider (02:37)

02   California Bound (03:24)

03   Chip Away Boy (02:57)

04   Cold Heart of Stone (03:19)

05   Black Letter Day (03:26)

06   Valentine and Garuda (03:13)

07   How You Went So Far (04:05)

08   End of Miles (03:49)

09   1826 (06:40)

10   The Farewell Bend (03:23)

11   Southbound Bevy (03:07)

12   I Will Run After You (03:58)

13   True Blue (01:49)

14   Jane the Queen of Love (05:10)

15   Jet Black River (01:51)

16   21 Reasons (05:40)

17   Whispering Weeds (03:39)

18   The Black Rider (03:09)

Carico i commenti...  con calma