Dunque, tanto tempo fa in un paese lontano lontano, successe che uno sciagurato giornalista che ebbe la sfortuna di trovarsi ad intervistare Frank Zappa, con un’uscita infelice pronunciò più o meno queste parole: “Certo signor Zappa che lei è sicuramente un grande compositore ma non un altrettanto valido chitarrista…”. E fu così che a Frank venne l’insana idea di deliziarci con un triplo album di sole composizioni per chitarra… "Sta zitto e suona la tua chitarra!" Era questo il messaggio che Frank rimandava al maldestro giornalista che lo aveva provocato. Sicuramente questo qui è un lavoro maggiormente rivolto ai chitarristi o comunque agli appassionati di musica per chitarra, i quali troveranno in questi tre cd pane per il loro denti; sono riscontrabili infatti le influenze di chitarristi come John McLaughlin, Jeff Beck, ma anche Carlos Santana; il disco, nonostante le più disparate influenze, si mantiene più che altro su registri rock/fusion, con qualche concessione all’avanguardia classica contemporanea come ad esempio in “Canard Du Jur” (uno dei pochissimi episodi acustici presenti), dove in un intenso duetto fra Zappa al Bouzouki e Jean-Luc Ponty al violino i continui richiami a Bartòk la fanno da padrone. In realtà molti dei brani di questo lavoro altro non sono che assolo estratti da registrazioni live, poi editati da Zappa nello studio di registrazione, come ad esempio il brano "Shut Up 'N Play Yer Guitar", ovvero un rimodellamento di un solo suonato durante una versione dal vivo di Inca Roads. Oltre al già citato “Canard Du Jur”, altri pezzi degni di nota sono sicuramente lo pseudo-reggae di “Treacherous Cretins” e la bellissima “Pink Napkins”, senza dimenticare “Heavy Duty Judy”, forse maggiormente conosciuta nella bellissima versione eseguita da Frank e la sua band nel maestoso live “The Best Band You Never Heard In Your Life”.

Consigliatissimo.

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