Zappa è uno dei più grandi geni musicali del 900.
Francesco Zappa non era pazzo, come molti pensano.
Francesco Zappa aveva due enormi baffi, a coprire solo in parte il suo ghigno.
Francesco Zappa non prendeva droghe.
Francesco Zappa fumava solo sigarette, dicendo semplicemente: "for me, THIS IS FOOD!"
Francesco Zappa "teneva 'na minchia tanta".
Francesco Zappa aveva pure le piattole, ogni tanto, e questo era l'unico cruccio delle groupies.
Francesco Zappa è lì a sorridere sopra il mio letto, appeso al muro.
Francesco Zappa suonava la chitarra, ma ha fatto musica usando quasi tutti gli strumenti esistenti e non, probabilmente anche la spazzola in madreperla per cani strabici, portando molto avanti il concetto di "musica totale".
Un bel giorno, dopo la sua trilogia freak, "Hot Rats" e qualche altro bel dischello, fece questo "The Grand Wazoo", che non è solo uno dei suoi dischi più belli, ma forse quello in cui è più affiatata la commistione dei generi musicali: jazz-fusion (alla sua maniera), un pò di demenziale ("Cletus Awreetus Awrightus"), rock e pure un pò di funk ("The Grand Wazoo"). Il tutto con il solito ensemble di grandi musicisti, vedi qui Aynsley Dunbar alla batteria, e tutti i fiati.
Assolutamente grandiosa la title-track, con i cambiamenti di tempo tipici del maestro; particolare la pazzia in "For Calvin"; fantastiche le voci, molto "zappiane", in "Cletus Awreetus Awrightus"; magistrali le tastiere in "Eat That Question". Il disco si chiude con una perla, "Blessed Relief", che riporta ad una quiete molto suggestiva, come se dopo tutto quello che è successo, dopo tutti gli scompigli, i fiumi di note e di colore e l'energia (vedere anche la splendida copertina), ci si può chiudere con se stessi, più rilassati, ricaricati e soddisfatti di aver fatto questo bel viaggetto con Francesco. IMMENSO... Grazie davvero Frank, grazie di tutto...
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