Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno, proprio perché così abbondante, è il mattone fondamentale dell'universo. Io dico che nell'universo c'è più stupidità che idrogeno.

Non ho molta conoscenza della discografia di Frank Zappa, forse perché talmente vasta e varia da scoraggiare l'ascoltatore occasionale. Ma mi riprometto di approfondire la conoscenza di colui che so ritenuto l'Artista, uno dei maggiori compositori e creatore di emozioni dell'era moderna

Il mio viaggio comincia casualmente da "Zoot Allures" album del 1976 che stranamente non risulta recensito su questo simpatico sitarello. Dalle informazioni trovate sulla rete, scopro che l'album è considerato uno dei punti più bassi della carriera del nostro eroe. La domanda che mi faccio è la seguente, se questo è un album mediocre i picchi creativi come mi stupiranno?

So però che Zappa essendo artista ad ampio raggio, nella sua discografia è riuscito a mescolare tutti i generi conosciuti all'orecchio umano, e quindi mi rendo conto che è l'approccio molto rock di questo album a renderlo così gradevole ai miei timpani. 

Parlare di ogni canzone del disco è inutile, va ascoltato, posso solo dirvi che le perle risultano essere "Black Napkins", una strumentale con uno splendido assolo di chitarra e "The Torture Never Stops" dove Zappa fa tutto da solo con il solo Terry Bozzio ad accompagnarlo alla batteria. 

Che dire quindi, un album che forse confrontato al resto della discografia risulta debole, ma che visto dal mio punto di vista è un capolavoro e sarà un ottimo punto di partenza per i miei futuri ascolti. 

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