Il termine "house-music" non sta a significare che bisogna sentirla in casa in pantofole e con un buon whiskey in mano. No ma proprio no no no...
La storia è molto più particolare: Frankie Knuckles folleggiava già dall'inizio dei settanta con le dita sui piatti, al Gallery di Mahnattan, insieme ad altri gruppi di dita altrettanto famosi: Niky Siano e Lerry Levan. Le prime vere rivoluzioni del "DJing" le portarono questi 3 storici artisti del ritmo moderno: il cosidetto "mixaggio" si basa fondamentalmente sull'allineamento di due brani diversi facendo combaciare il numero di battute al minuto; quindi con due piatti. Frankie e company aggiunsero un terzo piatto per creare effetti liberi, e in più si diedero a tagliare ed incollare brani diversi insieme, creando un nuovo modo di concepire la figura del dj.
Facciamo adesso senza pensarci (diciamo alla "dog's cock") un bel balzo temporale a ritmo di disco-music, passando per le sfere lucenti che ruotano sopra la pista colorata e per i capelli cotonati di qualche bellimbusto, e arrivando alle storiche serate al Warehouse di Chicago, alla fine degli anni settanta. Dj indiscusso del locale, Knuckles una sera definì il sound di quella discoteca "house-music", rifacendosi più che altro al nome del posto. Certo che se il locale si fosse chiamato qualcosa come WareShit, se qualcuno oggi continuasse a dire che alcuni ballano musica di merda, beh, credo non ci sarebbe nulla di male. Almeno etimologicamente parlando. Diciamo solo che quella sera Knuckles fu fortunato, d'altronde è sempre un fatto di sliding doors, non si scappa...
Le sperimentazioni sonore del nostro Dj sono da manuale; recupero di vecchi pezzi soul e funky e manipolazioni elettroniche mediante sintetizzatori e registratori. Sempre più zuppo di fama negli ottanta, verso la fine del decennio divenne molto celebre nel circuito dei club, che stavano nascendo in quel periodo. Da aggiungere che Frankie era regolarmente contattato da artisti del passato che chiedevano remix dei loro vecchi successi. Nel 1991 arrivò il suo primo vero album, seguito da collaborazioni, altri dischi, fondazioni di etichette e grandissimi dj sets.
Il singolo "The Whistle Song" (1991) si presenta in 3 diverse versioni, ed è contenuto anche nel primo album. Questo brano è solo una delle tante facce di Knuckles che potrei citare; un pezzo "classico" che profuma della vecchia musica da discoteca dei primi novanta, il periodo degli Underworld e di Rober Miles. Il sound parte e cresce progressivamente in maniera semplice ed evocativa, con le tipiche basi di basso e tastiere che si sovrappongono, dando il via alla ben nota esclamazione: "Oh! Te la ricordi questa?...".Il pezzo è stato ripreso di recente da Bob Sinclair nella sua "Love Generation", e ci ha accompagnato, volenti o nolenti, per tutta la scorsa estate. Il mio consiglio è di riscoprire il brano originale di Knuckles, e magari piazzarlo in macchina tra un Miles Davis e uno Stan Ridgway, quando staremo partendo per le vacanze quest'estate.
La musica di Frankie knuckles è uno dei pilastri che sorreggono la moderna house-music, e non solo. Carl Craig, Laurent Garnier, Jeff Mills; partono tutti da qui. Perché questa musica è epocale, può piacere o non piacere, ma è stata e continua ad essere la colonna sonora di serate alcoliche sulla pista da ballo, di sudore, di contatti di lingue, di luci lampeggianti, di divertimento, di vecchie e nuove estati.
E' impressionante pensare che con questa musica si sono intrecciate le notti di intere generazioni in qualunque parte del mondo.
Elenco e tracce
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