Adorerete quest’album e adorerete i “Friends Of Dean Martinez”.

Mi ero sempre chiesto cosa poteva diventare un suono western-morriconiano re-interpretato a cavallo del nuovo millennio… La recensione-celebrazione nasce da una esplicita richiesta di “massimo ultima eclisse” sfortunato doppio de-recensore dell’ultimo album dei “F.O.D.M” e dei Live… dopo 18 giorni non aveva ancora trovato uno straccio di commento, un insulto, un vaffanculo… deprimente! Ma com’è possibile?

Chi può garantire un sound tex-mex malinconico, desolante, struggente, riflessivo, amaro e cinematografico allo stesso tempo? Chi può trasportare l’ascoltatore in luoghi notturni e cupi trascinato da chitarre che si rincorrono o da un organetto straziante che accompagna una slide-guitar da brividi?

Chi può cullare l’ ascoltatore triste rannicchiato in un angolo della propria stanza in una giornata di pioggia battente o di nebbia fitta? Due geni come Bill Elm e Tom Larkin mi hanno dato le risposte con l’aiuto della felice masnada di Tucson.

La scelta dell’album è capitato su un disco di “frontiera” tra una zona prettamente desertica, asciutta e assolata dei primi 3 dischi (1995-97-99) e una decisamente più scura, misteriosa e tenebrosa, quasi a suggellare le atmosfere del nuovo millennio, degli ultimi tre (2003-04-05). "A Place In The Sun" potrà garantire sia il caldo pungente del sole di mezzogiorno del deserto di Ombre Rosse sia il freddo umido delle piogge acide di Blade Runner… i suoni saranno molto emozionali… ci sarà chi preferirà la luce chi il buio…

Non so cosa potrei dare per poter riassaporare le sensazioni che mi hanno dato al loro primo ascolto… Quanto vi invidio… 

Elenco tracce e video

01   A Place in the Sun (09:07)

02   White Lake (03:38)

03   Siempre Que (02:36)

04   When You're Gone (03:00)

05   Summertime (06:18)

06   Broken Bell (04:57)

07   Nothing at All (04:12)

08   Aluminium (06:03)

09   Pistola Agua (05:59)

10   Broken (02:12)

11   Another Place in the Sun (11:54)

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