Un bambino che dorme nel passeggino. Un fiore che ieri non c'era. O forse sì, chissà.
Una coppia di ragazzini mano nella mano. Una ragazza che chiude gli occhi e libera un sorriso tra la sua testa e il finestrino prima del verde. Il primo bacio. La prima volta. Lei che ti chiede con lo sguardo "e domani?" e tu che senza parlare le indichi il tramonto.
Le codine al vento della bimba che insegue la palla. Venticello, di quello che ti fa sdraiare su una panchina e ti fa chiudere gli occhi.
Un colombo che si fa inseguire dall'equilibrio incerto di un pannolino a due gambe che si muove goffamente. Pum, caduto.
Guardare laggiù. Respirare tutto l'amore del mondo. Scrivere qualcosa a qualcuno, di tuo, a mano. Che si senta che è tuo e solo tuo.
Il vecchietto che si gira lento lento e non trova per un secondo la mano della sua metà.
Chi manca? David Grubbs! No, c'è anche David Grubbs, nell'ultima traccia, l'unica cantata.

Più che un disco, un incantesimo.

P.S. per i bastardonidentro di cui questo favoloso sito pullula: non prendetemi per il culo, non sono innamorato cotto né in un bel periodo, che mi vien da scrivere ste cose... è tutto merito del signor Blumm, tutto qua. Eppoi, lo penso sempre, la ruota gira...

Carico i commenti...  con calma