Che emozioni! 

Basterebbe questa esclamazione per descrivere quasi 2 ore di DVD. Se il G3 con Johnson aveva quell'attitudine intima nei pezzi, nella jam, in ogni piccolo assolo, questo Live in Denver rappresenta l'apoteosi dello spettacolo che con una chitarra si può donare. E sarebbe ancor più inutile spendere parole di elogio per Satch, Vai o lo svedese Malmsteen perchè la loro musica, i loro stili si fondono in maniera esalante. Andando nello specifico: Satriani emoziona, Vai esalta, Malmsteen è adrenalinico.

La jam è quanto di più bello ho mai visto fare a tre chitarristi contemporaneamente. Satriani parte subito con l'irresistibile "Satch Boogie" e l'immortale "The Extremist". Ma ci regala poi quasi 10 minuti di pura calma con le sinuose "Starry Night" e "Midnight" (che brividi quel pezzo!). E per chi ne avesse abbastanza Satch ci regala la divertentissima "The Mystical Potato head groove thing". Satriani fa del suo meglio, è in forma, suona in maniera eccellente. Ma se superarlo pensate sia impossibile, bèh... allora Steve Vai vi lascerà a bocca aperta. Vederlo entrare con disinvoltura sul palco, sorriderci amichevolmente e poi imbracciare quel mostro a tre manici... L'alieno ci regala una lunga improvvisazione, preludio a "I know you're here" in cui dimostra anche una versatilità fuori dal comune con una voce un pò roca ma melodica sul serio. Si continua con "Juice" e "I'm the hell outta here". Che spettacolo vedere quei 4 bravi ragazzi sul palco rincorrersi a suon di armonici e note, o suonare ciascuno lo strumento altrui... Sheehan, McAlpine, Weiner sono la base più congeniale alla genialità di Vai.

E poi che dire del Maestro svedese? Anche se i suoi brani sono quasi tutti simili tra loro, emoziona, salta, fa casino, è incontenibile. "Evil Eye", "Baroque and Roll" a l'assolo con la chitarra classica sono momenti d'alta scuola. E finisce con la classicissima "Far beyond the sun". Forse Malmsteen dovrebbe anche imparare a molti come si sta sul palco, e poi non ho mai viso nessuno spaccare una chitarra come lo ha fatto lui. Penserete che era fuori luogo, ma vi assicuro che era davvero una goduria vedere uno come lui che anche in un clima apparentemente serio, si distingueva e di molto.

La jam. ..wow... Satriani potrebbe cantare meglio, ma "Rockin in a free world" è bella, e questo non è niente a confrtonto della splendida, meravigliosa interpretazione di "Little Wing". Si chiude con la buona "Voodo Child" cantata in malo modo, ma divertendo, da Malmsteen. Potrei chiudere dicendo di acquistarlo, scaricarlo, vederlo dove volete e come volete, ma se siete chitarrista e amate questo strumento, migliore celebrazione della nostra piccola amica a sei corde non esiste attualmente. Scordatevi il g3 con Johnson o il mediocre Live in Tokyo con Petrucci. Questo è su un altro livello.

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