All'inizio è un suono da orchestrina, poi, a dir la passione e la dolcezza della vita, arriva un canto sguaiato e circense.

Passione e dolcezza o, se preferite, la vertigine e lo stupore di fronte alle infinite possibilità dell'essere, all'improvviso coagularsi dei momenti...

E quella vertigine e quello stupore rischiano sempre di farmi impazzire...

Impazzire di una pazzia che è la vita stessa, Ad esempio, come è possibile che improvvisamente mi si pari davanti un cagnolino o una fanciulla? E poi quel cagnolino e quella fanciulla dove andranno e perché lei ha quello sguardo che strazia il cuore?

Davvero, è tutto troppo. E io son troppo poco.

Ma, tornando alla canzone, il bello è la melodia immortale. Oh si, la melodia immortale...

E il passaggio dal circense (quasi una visione in rosa) a un assoluto di malinconia (quasi una visione in blu). Una cosa che pochi sanno fare...

Anche se è la cosa che si dovrebbe fare, colori diversi cazzo...Magari persino più di due.

La vita mica è il cinema che è meglio in bianco e nero...

E anche la musica, almeno quella da orchestrina, di colori ne ha tanti...E io, il vampiro, il semino di mela ne abbiamo tutta una serie di canzoni da orchestrina...

Abbiamo “I want you”, il Syd più svaporato, le nuvole di Pasolini, un po' di italian folk, e qualche tocco pinguino...

E magari la canzone dell'amore perduto...E robette irlandesi...E l'estetica del motivetto, come diceva Fellini...

E abbiamo questa “Sempre”...e quei magici versi sulla fine di ogni amore...”Anche tu diventerai come un vecchio ritornello che nessuno canta più”...Roba perfetta per un'orchestrina...

Dovete sposarvi, magari nel bosco? O vi siete per caso laureati all'università delle lucciole?Se volete ci siam noi. “Sempre” però non la facciamo mai. Perché “Sempre” è solo di Gabriella”. E solo sua è “Grazie alla vita”...

“Grazie alla vita che mi ha dato tanto, mi ha dato il sorriso e mi ha dato il pianto”...

E per cantar cose così ci vogliono una faccia buffa e tosta, modi teneri e bruschi...

E magari anche qualche cosuccia dentro.

Che poi “Grazie alla vita piaceva a Pan di zucchero...Mentre “Sempre” piaceva a mia madre...Per me, solo per me, non proprio particolari di poco conto...

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