Dal '98/99 in poi la musica rap ha avuto un declino incredibile, ovvero da quando ha iniziato a vendere anche in Europa.
Che i rapper facessero musica solo per soldi si sa da sempre, per loro stessa ammissione (one for da money, two for the show), solo che prima il rap lo compravano solo i b-boy, quindi o era serio o non vendeva, ora il rap lo comprano tutti, basta che abbia un ritmo incalzante à la Eminen e un beat con dei buoni bassi, quindi cose serie se ne sentono ben poche.
Dei "vecchi" non si è salvato nessuno: Onyx, Das Efx, Mic Geronimo, Cypress Hill, Dr. Dre, Redman & Soci, Wu-Tang Clan ora sono buoni per i bambini dell'asilo; Nas mette due canzoni buone (stranamente con le basi di Premiere) in album da dimenticare, e tocca alle nuove leve (Non Phixion, Neptunes, Co.Flow su tutti) tenere alta la bandiera.
Nessuno tranne loro, che quando vogliono far soldi collaborano con cani e porci, dalla Lopez alla Carey, ma mantenendo sempre una abissale differenza fra le collaborazioni su album altrui e quelli dei GanStarr. E quest'ultimo non è da meno.
Suono minimale, con basi tutte in 4/4, al massimo 2 campioni mandati in loop, unici strumenti usati i piatti. Ovvero quello che serve per seguire le evoluzioni funamboliche delle liriche di Guru, sempre più cattivo, sborone, e incazzato con i suoi simili che si sputtanano fra droga, alcool e crimini vari, insomma vita vissuta e non str____e innaffiate di champagne.
Come al solito, le collaborazioni si sprecano: fra i tanti ospiti, Fat Joe + M.O.P. (Who Got Gunz?), Krumbsnatcha (Put Up or SHUT UP!) e Jadakiss sono quelli che si comportano meglio, ma il miracolo si compie con "In This Life", in cui riescono a rendere piacevole persino Snoop Doggy Dogg (sì avete capito bene, il tamarro con la pelliccia nel video di P.I.M.P., sì esatto, quello con la faccia da pirla).
Ogni sacrosanta volta che esce un album targato GangStarr è un capolavoro che illumina i banconi della black music nei negozi.
Ogni sacrosanta volta non c'è una macchia, anche minuscola, che rovini il loro album. Ogni sacrosanta volta spaccano il culo a tutti nessuno escluso.
Se la parola "Montana" vi ricorda la carne in scatola, "4 cantoni" la Svizzera e "Thomas" l'ispettore munnezza, questo cd lo dovete evitare come il Lasonil nella zuppa del casale, se invece avete capito di cosa parlo molto probabilmente lo avete già, altrimenti scaraventatevi sulla porta del primo music-store che trovate, se lo trovate chiuso vi consiglio il tritolo (economico e di facile reperibilità), o un sacco a pelo per attendere l'apertura. Signore e signori, ho avuto il piacere di presentarvi l'album rap dell'anno.
"(Skills) Top rank point blank we vital
Spit flows rip shows peep the recital
(Skills) Now, you feel it when we drop those
Hot beats stop phoes killin shit we got those
(Skills) It's, the music that the street love
Each thug, is now reppin this with deep love
(Skills) Gang Starr duelin again rulin again
WATCH AS WE DO IT AGAIN!!"
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