Pochi i fortunatissimi casi nei quali un film non ha nulla da invidiare al libro che l'ha ispirato e "generato" (mi vengono in mente, al volo, "Il Padrino", "Eyes Wide Shut", "Odissea Nello Spazio", e pochissimi altri...).
Ecco, con tutta la buona volontà del mondo (credo nella loro di attori, produttori, registi, ecc... ed ovviamente nella mia di spettatore), questo film non è tra quelli. Ed è un peccato, volendo, anche se si tratta di un peccato ampiamente prevedibile.
Prevedibile perché la guida galattica di Douglas Adams è sì un indubitabile capolavoro, ma incredibilmente sui generis: pieno di idee esilaranti, di non-sense (disastrosamente datati...: quant'erano avanti quegli anni...e quanto sono indietro questi, dominati da cabarettisti di bassissima lega?), di botte di fantasia e d'assoluta ironia.
Ma quant'era anche privo di ritmo e struttura? Ma, intendiamoci, non era un difetto...era un "altrove". Quel libro era un'eccezione a tutte le regole di sempre e d'allora, ed oggi sarebbe decisamente più impensabile, ineditabile (ma non invendibile...la gente è meno stupida di quanto la si fa...) di quando venne pubblicato. Ovvio che la resa cinematografica non possa essere stata del tutto positiva, e che si sia pesantemente rischiata l'inutilità.
Il film è reso possibile (come, mutatis mutandis, ma mutatis molto molto, è successo col "Signore Degli Anelli") dal progresso tecnologico...e qualcuno prima o poi "scoprirà" la realizzabilità del ciclo della Fondazione di Asimov...e allora sì che sarà un bel rischio...
Ma non tutto ciò che è diventato possibile è, in concreto, da fare.
Non ci sono obblighi, non ci son tormenti...che un'opera rimanga soltanto sulla pagina scritta non è previsto da nessuna parte che sia un reato, ed a volte, in questo mondo malato di grottesco progressismo obbligatorio, bisognerebbe avere il coraggio del conservare, il coraggio del culto dell'originale che, in questo caso, merita sicuramente di più una rilettura sana, solitaria e "divanosa" che un'interpretazione cinematografica.
Ciò premesso, ci si diverte, il film è ben fatto e piuttosto ridicolo. A tratti rispetta l'originale letterario anche negli intenti (o nei supposti tali...). E verrebbe da dire che può essere un buon viatico per chi non ha letto il libro... Lo diciamo, davvero? Bah...personalmente preferirei un mondo dove certi autori, anche ironici, goliardi, minori e recenti, li consigliassero a scuola.
Ancora una volta...: accontentiamoci.
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