Una domanda: il Buon Recensore deve ascoltare un lavoro en passant, scrivendo velocemente le sue impressioni, oppure dovrebbe consumarlo fino a farlo suo? Ecco, io per l’album in questionem, sono vittima dell’ascolto reiterato e sono ormai condizionato dall’affetto che deriva dalla familiarità.

David Grubbs è un personaggio dalla personalità complessa e sfaccettata, che conquista poco a poco. Pianista e chitarrista dalla inesauribile voglia di sperimentazioni (acustiche e non) che lo portano ben lontano dalle etichette strettine che gli sono state appiccicate e che generalmente lo confinano nel macro-mondo del post-rock che sta conoscendo una seconda giovinezza proprio in questi anni affollati. Ma le etichette, si sa, servono solo agli archivisti con scarsa immaginazione o ai tecnocrati dello scaffale. Insomma, cercherò di essere onesto come è onesta la musica di Grubbs: qui non siamo nei paraggi del solito capolavoro da descrivere a colpi di superlativi stucchevoli e ripetitivi (The Serpentine Similar, è notevolmente più ispirato), e se nei precedenti lavori era più riconoscibile l’approccio slintiano nella struttura dei brani, in quest’album si può godere di atmosfere più rarefatte in cui sostanzialmente non trovano spazio strumenti elettrificati ma solo una misurata dose di elettronica che contribuisce a costruire visioni grandangolari e sommesse. Mai malinconiche.

Siamo di fronte a un lavoro che sta per raggiungere il rispettabile giro di boa del secondo lustro di vita (l’album è datato 1998) e che invecchia bene come le buone bottiglie di vino rosso. È un disco piccolopiccolo che conta sette canzoni per soli quaranta minuti di musica, ma molto più adulto di tante produzioni grandigrandi. E poi… la prima traccia, The Season Riverse, vale da sola il prezzo del biglietto.

Elenco tracce testi e video

01   The Seasons Reverse (05:51)

September reverses and the equinoxes flip

Winter slides into Fall

When glimpsed in leaps of nine months or more
The seasons reverse
They spring back and fall forward

They reshuffle when you touch down after long intervals

September reverses and the equinoxes flip
Summer becomes Spring

The seasons reshuffle
At a span of a year and a half
September reverses and the equinoxes flip

They reshuffle when you touch down after long intervals

September reverses and the equinoxes flip
Winter slides into Fall.

They shuffle because it’s been more than two years.
First seeing you in a snowbank.
Then a sweater
And then a sweater

They reshuffle with leaps of some time
Or reshuffle with leaps of distance

They reshuffle with leaps of some time
Or reshuffle with leaps of distance.

02   Blues Subtitled No Sense of Wonder (06:32)

03   Black Horse (05:24)

04   Each Dream Is an Example (05:41)

05   Mouth Canyon (03:47)

06   A Puff of Dew (06:20)

07   Bauchredner (07:09)

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