Nel 1974 quando questo geniale tastierista era in tournée con Frank Zappa, trova tempo per comporre un po' del materiale per questo disco solista e per riarrangiarne alcuno "vecchio" del suo repertorio con Zappa e con Jean Luc Ponty.

Ne esce un disco molto bello, con una formazione eccezionale: George Duke alla voce e le tastiere, Alphonso Johnson al basso, Leon Chandler alla batteria e Airto Moreira alle percussioni. Come vediamo, manca la chitarra, ma i nostri riescono benissimo a farne a meno. L'album si apre sulle note della strumentale "Dawn", un brano molto suggestivo nel quale Duke evoca proprio la tranquilla immagine del tramonto. Ancora meglio è la souleggiante "For Love I Come Your Friend", il primo brano cantato del disco.
Non c'è che dire, Duke ha davvero una gran voce e su questo pezzo si nota particolarmente la batteria di Chandler. Un altro brano cantato è la bella "Fools", un brano abbastanza lento che George ha definito come la sua preferita del disco. "Malibu" ha le voci, ma è uno strumentale sul quale Duke e due coriste "session (wo)man" improvvisano in scat, su una bella base movimentata con ritmi quasi africani.

Le mie preferite però sono "Foosh" e "Floop De Loop", entrambi strumentali. "Foosh" è un nuovo arrangiamento di un brano che suonava con Ponty (scritto però da Duke), dove George suona in maniera molto bella: alcune note sono suonate a volume bassissimo, altre invece sono suonate a volume altissimo, il tutto contornato da una splendida melodia per synth. La seconda invece è uno scatenato brano con un ipnotica linea di basso, una melodia stupenda e assoli straordinari. Particolarmente bello è quello di basso ad opera di Alphonso Johnson.
Nell'album sono presenti anche due cover di Zappa: "Uncle Remus" ed "Echidna's Arf", ognuna riarrangiata. "Uncle Remus" è cantata, e mentre l'originale (su "Apostrophe (')", 1974) era allegra, questa versione è più soul e lenta. Certo, meno bella dell'originale (peraltro già composta a quattro mani Duke/Zappa), ma pur sempre interessante da sentire, e con una buonissima interpretazione vocale di George Duke. Non mi è piaciuto invece l'arrangiamento di "Echidna's Arf" (su "Roxy & Elsewhere", 1974), l'unica cosa che resta del brano è la parte finale, peraltro spostata all'inizio del pezzo. Poi diventa una cosa nuova e noiosa, praticamente solo synth che fanno note prolungate.
Chiude l'album un interessante intermezzo in stile africano intitolato "The Aura".

Insomma, è un ottimo disco, non facile da reperire purtroppo, ma di grande interesse. Da avere! Un ultima cosa prima di chiudere, circola un demo con tre canzoni nelle quali compare anche Zappa alla chitarra, due coriste e un sassofonista non meglio identificato. I brani che compaiono in questo demo sono: "For Love I Come Your Friend", un brano strumentale non presente su disco e sconosciuto e "Uncle Remus" strumentale, ma nel suo arrangiamento originale.

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