Se tra di voi c'è qualcuno che pensa che leggere un libro che parla di calcio sia una delle cose più inutili di questo mondo ha ora modo di ricredersi. Gianni Brera ha elevato al rango di letteratura il giornalismo sportivo grazie alla sua profonda passione alimentata da uno stile unico e coinvolgente che ha fatto scuola. In questo magnifico racconto del calcio italiano Brera ripercorre tutte le tappe evolutive dello sport più amato dagli italiani, dagli albori dei primi calci tirati a un pallone legato con le stringhe su campi fangosi sino alla qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Argentina del 1978.
L'approccio è volutamente critico, come spiega il titolo. Brera non si limita a raccontare, ma entra nel merito tattico del gioco senza prescindere da considerazioni di ordine etnico-sociale che svelano il suo aperto apprezzamento per il calcio difensivo di scuola italiana.
Dai trionfi degli anni Trenta alla crisi di risultati internazionali degli anni Cinquanta, fino alla definitiva affermazione del catenaccio introdotto da Nereo Rocco e Gipo Viani alle Olimpiadi di Roma del 1960, dalle spiegazioni dei moduli di gioco sino alla descrizione delle caratteristiche tecniche fisiche e umane di molti campioni che hanno calcato i terreni di gioco: nulla manca in questo libro per conoscere fino in fondo le vere origini di uno sport che nel terzo millennio sembra aver dimenticato le sue radici plebee.
La penna di Brera scorre fluida, tra neologismi entrati definitivamente nel linguaggio sportivo quotidiano e soprannomi simpaticamente affibbiati ai protagonisti del calcio italiano e rimasti impressi nell'immaginario collettivo.
Gustosissimi gli aneddoti e i retroscena raccontati nel libro: dalle scappatelle di Meazza nelle case chiuse alle bricconate di Viani per evitare la chiamata alle armi, dalle stregonerie di Herrera alla formazione del Milan scritta da Rocco ubriaco su un tovagliolo alla vigilia di un derby.
Da molti Brera è stato sbrigativamente considerato tendenzialmente razzista. Il libro serve per conoscere, oltre che un grande giornalista, un grande scrittore che ha contribuito in maniera determinante, con i suoi articoli, alla immensa popolarità del calcio in Italia. Quando il calcio era ancora solo uno sport.
Il libro contiene numerose statistiche utili per gli appassionati. Una bella postfazione di Giuseppe Signori, allievo di Brera, integra la storia del calcio italiano sino ai Mondiali del 1998.
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