Premessa, per i molti giovincelli che frequentano questo sito: se qualcuno vi dice - sei un trombone - non vi sta facendo un complimento.

Perché, insomma, il trombone, lo dice la parola stessa, non è il massimo della... diciamo... discrezione.

Fine premessa.

Jimmy Knepper suona, per tutta la vita, con tutti.

Suona il trombone.

Ma proprio con tutti. Lui è bianco.

E non è un genio. Però sa fare.

Più di tutti suona con Mingus.

Un giorno, Mingus, gli tira un pugno in bocca.

Jimmy perde qualche dente. Non riesce più a suonare, è un casino.

Charlie, no, scusa, Charles, ti devo denunciare.

Processo. Imputato Charles Mingus. Parte lesa Jimmy Knepper.

Entra il giudice, e dice: lei è Charles Mingus, musicista di jazz.

Mingus tuona: non mi chiami musicista di jazz. Musicista di jazz vuol dire nero, vuol dire siediti dietro nell'autobus, vuol dire musicista di serie b. Mi devi proprio chiamare? Chiamami musicista. Musicista e basta.

Jimmy si avvicina al tavolo. Parla col suo avvocato. Ritira la denuncia.

Di Jimmy ho anche un disco. Mezzo, per la verità, l'altra metà è di Mingus. Per non disturbare troppo.

Se un giorno - vi capitasse mai - vi chiameranno trombone, pensate a questa roba qui.

A questo trombone dolce, sensibile, sensuale.

Nel 2003 Jimmy, dopo una vita, dopo avere suonato con tutti, Jimmy che non è un genio, Jimmy se ne va.

Jimmy e il suo trombone.

Se ne vanno Dove Volano I Fenicotteri.

Ciao Jimmy. Ciao fratello.


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