Tutti noi portiamo delle canzoni nel cuore che fanno da colonna sonora alla nostra vita. Per quanto egoistica possa essere la mia scelta, ho resistito fin troppo al tentativo di scrivere qualcosa su una canzone a mio dire meravigliosa, sconosciuta ai piu ma forse forte anche di questo. Sfido chiunque a non avere un cassetto nella memoria di canzoni memorabili che accompagnano fino alla tomba e che fanno suscitare emozioni e ricordi sempre uguali e sempre diversi.
Ci troviamo precisamente nel 1972, l'artista, probabilmente sconosciuto ai piu, forse potrebbe risultare familiare ai piu attenti appassionati. Gilbert O' Sullivan, Irlandese di nascita, autori di alcune tra le piu belle canzoni che possiamo inserire all' interno del calderone della musica leggera che siano mai state scritte. Capelli cotonati, sapore Irlandese, e musiche indimenticabili. Una meteora che agli inizi degli anni 70 ha attraversato le vette delle classifiche musicali fino a sparire poi nell' anonimato. Due i grandi successi, tante le belle canzoni. Parliamo di ''Claire'' e ovviamente di ''Alone Again (Naturally)''. Senza togliere nulla alla fantastica melodia che racconta di un amore verso una ragazzina, sto parlando di Claire, questa recensione voglio dedicarla ad Alone Again, entrata in classifica in Inghilterra nel Marzo 1972. Tante le parole che potrebbero essere spese per l'autore, ma non so fino a che punto possano servire, il resto potete cercarlo voi.
Si tratta di un testo oserei definire tragico, probabilmente autobiografico, di un uomo che nella vita per quanto ci abbia provato, le cose gli sono andate sempre contro. Ogni felicità è illusoria, ogni occasione persa è rimorso, ogni sguardo fuori dalla finestra è tempesta. Forse non di facile comprensione, nulla che il pubblico perbenista easy listening si sarebbe aspettato da un brano possiamo anche definire 'pop', ma Gilbert sorprende tutti, e ci lascia in eredità una poesia dai connotati quasi epici.
“In a little while from now
if I’m not feeling any less sour
I promise myself to treat myself
and visit a nearby tower
And climbing to the top
will throw myself off
in an effort to
make it clear to whoever
wants to know what it’s like
when you’re shattered
left standing in the lurch at a church
were people saying, my God, that’s tough
she stood him up
no point in us remaining
we may as well go home
as I did on my own
alone again, naturally
La fidanzata lo lascia sull' altare, non esistono consolazioni, solo la disperazione che porta a cercare continuamente il coraggio per, un giorno o l'altro, buttarsi da una torre, per vedere le reazioni della gente e spiegare loro come ci si sente quando si è a pezzi, ancora solo, naturalmente.
To think that only yesterday
I was cheerful, bright and gay
looking forward to who wouldn’t do
the role I was about to play
But as if to knock me down
reality came around
and without so much as a mere touch
cut me into little pieces
leaving me to doubt
talk about, God in His mercy
oh, if he really does exist
why did he desert me
in my hour of need
I truly am indeed
Alone again, naturally
Un piccolo flashback, tornare indietro nel tempo, nel mondo dei ricordi, quando le cose sembravano girare per il verso giusto, ed il cielo era felice. Ma come un fulmine a ciel sereno, la realtà si rivolta contro, fino a portare a dubitare dell' esistenza di Dio, e di se, nel caso davvero ci fosse, come abbia potuto far si che rimanesse nel momento di maggiore bisogno cosi solo... Naturalmente.
Looking back over the years
and whatever else that appears
I remember I cried when my father died
never wishing to hide the tears
And at sixty-five years old
my mother, God rest her soul
couldn’t understand why the only man
she had ever loved had been taken
leaving her to start
with a heart so badly broken
despite encouragement from me
no words were ever spoken
and when she passed away
I cried and cried all day
alone again, naturally
alone again, naturally”.
Guardando indietro negli anni, quante cose hanno determinato un tale stato d'animo. La morte del padre a 65 anni, e la madre, che poco dopo sarebbe passata a miglior vita, che si domandava perchè le fosse stato strappato cosi l'unico uomo che avesse mai amato. E la disperazione di quando anche lei venne a mancare, causando un pianto che durò un giorno intero. Ancora solo, naturalmente.
Un arrangiamento oserei definire perfetto, giri di pianoforte magistrali, strofe e ritornelli indimenticabili cantate da una voce che come poche riesce ad immedesimarsi in cio che interpreta. Per non parlare di un giro di chitarra acustica nel mezzo della canzone, assolutamente da scuola di musica, nessuna nota fuori posto, niente da segnalare, l'unica cosa da fare è ascoltare. Gilbert, oggi vivo e vegeto, sembra che viva in Inghilterra, e giri ancora con il suo bagaglio musicale piu in forma che mai, con i capelli di un tempo, rassegnato e sfortunato nella sua carriera cosi come in questa splendida canzone.
Forse il pubblico non era ancora pronto a certe liriche, forse le masse cercavano altro, oggi rimane agli annali una delle piu belle canzoni (almeno a modesto parer mio) che le orecchie umane possano ascoltare. Come detto in prefazione, tutti ci cuciamo nella pelle alcune canzoni. Io questa l'ho praticamente messa sotto cute. Resta solo il rimpianto di dover etichettare pop questa canzone con cio che passano oggi per le radio, come se esistesse un solo punto in comune tra le due cose. Pop a questi livelli non se ne è piu visto, e, dato l'andazzo, mai piu si vedrà.
Ancora solo, naturalmente
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