Cose piacevoli.

Uscire da casa in ritardo sparato e rimanere bloccati dietro al camion della raccolta differenziata per tuuuuuutta la via, mentre le bestemmie saturano abitacolo.

Sollevare uno tsunami di sabbia ricoprendo quel bambino che mangia un gelato proprio in fondo all’area giochi argutamente identificata come pista per il salto in lungo, per un confronto senza tempo con Bob Beamon.

Ovviamente essere inseguiti da un padre inferocito dall’imprevista pralinatura della prole.

Giocare a pallone con le espadrillas, mettere le bretelle (grazie mamma). Ma anche fare le due cose contemporaneamente.

Uscire dalla vasca da bagno e percepire uno strano odore provenire da fonte ignota. Mettersi quindi alla ricerca come un segugio, realizzando che l’origine è proprio l’asciugamano col quale ancora mi sto strofinando e che quella zoccola di Amanda (sempre lei, la gatta domestica del cazzo) ha impregnato di piscio mentre ignaro mi trastullavo lo scroto tra le bollicine.

Abbandonarsi a grevi battute sugli Hendicappati (cit. “Calpesta Il Paralitico” - Skiantos) ignorando le disabilità di alcuni dei presenti.

Cagarsi addosso davanti a tutto il nipotado nel tentativo di battere il Guinnes World record per il peto più esplosivo (per i dettagli vi rimando alla recensione dei Black Tusk “Set The Dial” alla sezione commenti).

Essere sollevati dalle sbarre di un passaggio a livello rimanendo impigliati col cappotto, levitando innanzi ad una banchina incredula.

Sentirsi chiedere da una collega giovane e pheega “vuoi un chinotto ?” … ma poi scoprire con grave rammarico che in mano ha per davvero una lattina di San Pellegrino.

Perdere i sensi nell'abitacolo della propria automobile perchè invaso dai miasmi pestilenziali prodotti dall'alitosi del suocero ciarliero e ricolmo di una forma di taleggio.

L’ultima fatica discografica di Giovanni Allevi, “Equilibrium”.

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