Nel tentativo di fondere l'orrore cosmico di H.P. Lovecraft con gli orrori tangibili del Terzo Reich, Giovanni Rossi ci presenta un libro che si perde nelle tenebre della mediocrità e della mancanza di originalità. "Heil Cthulhu!" si propone di portare il lettore in un viaggio allucinante attraverso gli abissi dell'orrore e della follia nazista, ma purtroppo finisce per essere un esercizio banale e privo di fascino. Il titolo del libro si apre con la promessa di uno scontro epico tra il male incarnato del Terzo Reich e il terrore ancestrale dei Grandi Antichi, tuttavia, questa promessa rimane in gran parte non mantenuta. I 28 racconti presenti all'interno del volume non riescono mai a cogliere l'essenza e la tensione degli scritti lovecraftiani. Invece di immergere il lettore in un'atmosfera di terrore cosmico e di inenarrabile orrore, le storie si svolgono in maniera prevedibile e superficiale. Rossi cerca disperatamente di creare un senso di minaccia e mistero intorno ai complotti nazisti e al culto di Cthulhu, ma il risultato è una serie di cliché ripetitivi e poco convincenti. Le spedizioni segrete e gli esperimenti indicibili, anziché suscitare l'inquietudine e lo sgomento, risultano piuttosto noiosi e privi di impatto emotivo. Inoltre, lo stile di scrittura di Rossi, pur cercando di emulare quello di Lovecraft, manca completamente della sua profondità e della sua capacità di suggestionare il lettore. Le descrizioni sono spesso piatte e prive di atmosfera, mentre i personaggi risultano essere poco più che stereotipi senza profondità o sviluppo. L'idea di mescolare il nazismo con il mito di Cthulhu potrebbe essere stata intrigante, ma in questo caso risulta essere solo un tentativo maldestro di sfruttare il nome di Lovecraft per attirare l'attenzione senza offrire nulla di sostanziale in cambio. In conclusione, "Heil Cthulhu!: I Grandi Antichi e i complotti del Terzo Reich" è un libro deludente che non riesce a cogliere l'essenza dell'orrore lovecraftiano né a offrire una narrazione coinvolgente o originale. Gli amanti del genere troveranno poco da apprezzare in questa opera, mentre coloro che cercano una vera esperienza lovecraftiana saranno destinati a restare delusi.

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