Le Girlpool sono diventate a tutti gli effetti una band: un power trio per la precisione. Questo ha potuto dar modo loro di sfogare tutte il potenziale inespresso dei loro precedenti lavori: se in passato senza una batteria e con il semplice ma onorevole intento di creare delle gemme minimali, come dei Velvet Underground senza Warhol, non sono riuscite a coprire un ampio spettro di generi e di rumore, in questo Powerplant potremmo sentire finalmente la loro vera anima.

Così come delle novelle Breeders che cercano di orientarsi nel mondo torbido del web, le Girlpool sono ben consapevoli di ciò che bisogna realizzare; porterò avanti fino allo stremo la nominazione di queste band lo-fi americane come WIKI-LOFI.

disgressione: il WIKI-LOFI per me è rappresentato da quei gruppi che sono prettamente lo-fi/alt-rock che non vogliono dare un'anima per precisa e costruita ai loro lavori (Alex G, teen suicide, in parte Car Seat Headrest, Porches e Elvis Depressedly i quali son riusciti a rendersi unici), ma si districano tra vari sotto generi degli anni '90 dal grunge al folk, dal country al noise, Alex G e teen suicide sono andati pure di industrial, rnb e IDM, riuscendo comunque a tenere un piglio personale, riconoscibile ma comunque d'attualità.

Per concludere, il disco scivola liscio come l'olio: dream-gaze, post-punk, jangle pop, noise pop.

https://girlpoool.bandcamp.com/

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