Esistono band che da anni rappresentano l'underground Italiano, band storiche che portano avanti il loro pensiero con coerenza e determinazione, questo è il caso dei Glacial Fear, band attiva da oltre un decennio.

Il loro ultimo lavoro si intitola "Filthy Planet", un lavoro a dir poco stupefacente, malato che non mancherà di stupire gli appassionati del settore.

"Addicted To chaos" apre le danze, lo spettro dei Voivod si fa vivo, una canzone a dir poco aliena caratterizzata dagli arpeggi distorti e dissonanti del chitarrista GLK che ritroviamo anche in una band recensita da me poco tempo fa, gli A Buried Existence, difficile confondere lo stile. Ottima prestazione del batterista, una macchina da guerra, e della sezione ritmica in generale, si capisce sin da subito che il pianeta marcio dei Glacial Fear è davvero marcio, ottima la prova del singer Giuseppe, una voce da incubo.

"Crimescop" è il pezzo capolavoro dell'album a mio avviso, ossessivo, allucinante, per certi versi oscuro e malato, gli anni di gavetta hanno giovato a questa band che reputo di sicuro tra le migliori presenti nel panorama underground nostrano.

Il cd scorre via veloce, la durata media dei pezzi è di 3 minuti, e, vari generi si miscelano tra loro con grande maestria, hardcore, death metal, thrash e chi più ne ha più ne metta, un capolavoro che si chiude con l'ottima "Worms".

Consiglio a chi ancora non conoscesse questa creatura di dare un ascolto ai loro pezzi e auguro ai ragazzi della band di raccogliere i frutti che hanno seminato in tutti questi anni di carriera, massimo rispetto ai Glacial Fear!!

Elenco e tracce

01   Addicted To Chaos (03:29)

02   The Common Will (02:55)

03   Crimescope: The Black Connection (05:01)

04   Hannibal Sleeps For 8.5 Years (02:45)

05   Into The Torture House (02:43)

06   Outburst (03:03)

07   Walkaway (02:43)

08   Worms (03:42)

09   In Calabria (01:45)

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