Dopo ILL BiLL, Sabac Red, Mr Hyde e Necro, nuova uscita per la Psychological Records: "The Art Of Dying" di Goretex, membro di quel gruppo di geni che fa nome Non Phixion. Goretex, cresciuto a NY nei "rinomati" Glenwood Projects, si era già fatto notare per un bellissimo 12", "Hated/New America", e, insieme a ILL BiLL e compagni, per il bellissimo esordio del 2002, "The Future Is Now".
Ora le cose sono cambiate, sono arrivati i soldi, i Non Phixion hanno una loro etichetta, e lo stesso per Necro, il quale aveva annunciato, ad inizio 2004, l'uscita di 10 dischi in un anno per la sua label, la già menzionata Psychological. E, a parte "The Pre-Fix For Death" dello stesso Necro, gli altri lavori non sembravano brillare più di tanto: beat poco incisivi ed mc non al meglio sembravano il risultato più di un'operazione commerciale astuta, ed i fan di lunga data della cricca newyorkese hanno cominciato a storcere il naso.

Lo stesso, purtroppo, si può dire per questo "The Art Of Dying": non che sia un brutto disco, intendiamoci, ma delle 19 tracce sono pochi i momenti che fanno sussultare l'ascoltatore, come la title-track e l'ottima "Celebrity Roast". Per il resto un disco nella media, che lascia l'amaro in bocca, l'unica nota positiva è forse una certa omogeneità del sound (tutti i beat sono prodotti da Necro), ma sono bel altri gli standard a cui ci hanno abituato Goretex e i Non Phixion. Certo, c'è ancora speranza per i prossimi lavori in uscita per la Psychological, ma per il momento dobbiamo accontentarci di un altro disco tanto atteso quanto deludente, che farà contenti i "nuovi" supporter del gruppo, ma non i vecchi aficionados e tutti quelli che avevano acclamato "The Future Is Now" come un capolavoro.

Carico i commenti... con calma