Proprio strani certi ragionamenti, specialmente al giorno d'oggi!
La maggior parte dei ragazzi di oggi, nei negozi di dischi si sofferma sempre su quegli idioti dei Children Of Bodom, ascoltando solo quel genere e mai divagando piu' di tanto; vedi questi giovani con magliette di quei cinque imbecilli, che vanno a darsi tante arie in giro, ma magari non si chiedono nemmeno come quel gruppo sia uscito fuori, perche sia uscito fuori...! Premetto che ovviamente, ognuno ha i suoi gusti e non si possono discutere, e non nego nemmeno che siano ottimi musicisti: MA CHE GUSTO C'è A SENTIRE VENTI CANZONI TUTTE STRAFOTTUTAMENTE UGUALI????
Boh. Sta di fatto che tutti questi esaltati di oggi, probabilmente non ci sarebbero stati senza l'apporto di questi tre signori: Mark Farner, Mel Schacher, Don Brewer....E CHI CAZZO SONO? MI DIRETE VOI...
Nella metà degli anni settanta, questi giovanotti hanno rotto i maroni ai Led Zeppelin, contendendogli il ruolo di miglior gruppo dei seventies! Loro sono sempre stati in tre, fino al 1973, quando Craig Frost fu chiamato alle tastiere, forse perchè Mark non ce la faceva piu' a fare tre cose insieme ( Beninteso, è un chitarrista straordinario e della voce non parliamone nemmeno..!) mentre dietro un paio di rullanti, c'èra Don Brewer, un grandissimo batterista mai ricordato (vedete i suoi assoli in T.N.U.C e ne riparliamo!) e Mel Schacher, che insieme a quest'ultimo formava una delle accoppiate basso-batteria migliori di sempre! Dopo essersi sciolti nel 1976, per continuare strade soliste, nel 1981 tornarono insieme per un nuovo album, "Grand Funk Lives" da cui furono prese due tracce per il film Heavy Metal, che usci quell'anno. Sta di fatto che dopo uno straordinario tour negli U.S.A, i Funk partirono, nel settembre '82 per il Giappone, effettuando un tour nipponico, da cui fu registrato questo album; per la precisione la data è il 6/9/1982 al Budokan Auditorium di Tokyo. Ma passiamo all'analisi del disco!
Una voce li annuncia, e subito parte, tra le urla del pubblico, "Footstompin' Music", la classica perla d'apertura, eseguita in maniera molto veloce, con la voce di Farner che non sembra cambiata per niente. Alla numero due troviamo "Paranoid" tratta dal glorioso "Red Album" del '69 oggetto di un'esecuzione perfetta con l'assolo di chitarra messo in risalto, circa a metà canzone; si prosegue con il primo dei due nuovi pezzi, ovvero "No Reason Why" cantata da Brewer, sempre con la sua voce cupa e roca, messa in contrasto a quella di Farner; questo nuovo pezzo si dimostra molto piacevole, ma non regge assolutamente il confronto con i classici del gruppo che seguiranno. La seconda traccia del nuovo disco è "Queen Bee" forse la piu' inutile dell'album, dato che si dimostra il classico brano pop radiofonico.
Da qui in poi, però, l'album non sarà più lo stesso, dato che ci aspettano tutti i classici della band: il primo è forse il piu' grande "Closer To Home", tratta dall'omonimo disco, e suonata benissimo da tutta la band, e con le lyrics che fanno rimpiangere i vecchi tempi; "Heartbreaker" è forse il pezzo migliore dell'album, una ballad cantata da Farner e Brewer, che dopo uno straordinario assolo sembra interrompersi per poi divenire una cavalcata hard-rock nel finale.. STUPENDA! Alla numero sette, troviamo un'altra ballad, "Mean Mistreater" dove Mark ci commuove con le sue dolci parole accompagnate dall'organo, una canzone davvero stupefacente. L'ultima parte dello show è anche la piu' "Rockettara" è viene aperta dalla canzone simbolo del gruppo, ovvero "We're An American Band" in una versione un pò cazzara che mantiene comunque il suo grande pathos nel ritonello; Ora è Don a mettersi in mostra con il suo assolo di batteria in T.N.U.C dove fa rimpiangere chi lo ha sempre considerato un percussionista di serie B. Andiamo avanti con l'altro capolavoro del Red Album, ovvero la magnifica "Inside Looking Out" una traccia di tredici minuti che lascia spazio alle improvvisazioni del gruppo, specialmente di Farner che si cimenta anche con la fisarmonica, al centro del brano: anche questa si dimostra una delle piu' valide tracce del disco! Proprio quando il concerto sembra finito partono i bis, ed il primo è "The Loco-Motion" che esalta il pubblico semre costantemente in delirio, il secondo è la loro cover (e migliore a mio parere..) del pezzo dei Rolling Stones, "Gimme Shelter" mentre il compito di chiudere l'album spetta ad un altro nuovo brano, cioè "We Got To Get Out Of This Place" che nulla aggiunge alle altre due nuove canzoni!
L'album si è concluso e sono molto soddisfatto, anche perchè ritenevo i Grand Funk un gruppo chiuso dopo il '76, ed invece hanno dimostrato di aver avuto ancora della nuova linfa vitale, persino negli anno '80, essendo divenuti però, troppo commerciali! Troverete questo album online, forse con il titolo "Locomotion '82" e spero riusciate ad averlo perchè, a mio modestissimo parere, ne vale davvero la pena!!
A PRESTO, CIAOOOO!!
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