Una domenica di cinque anni prima lei lo aveva lasciato senza una spiegazione. Una domenica di cinque anni dopo lei gli telefona per invitarlo a un party: una nota artista sua amica festeggia il proprio compleanno invitando tante persone quanti sono gli anni che compie, più un invitato misterioso, che funge da metafora fisica dell'anno a venire. A lui è offerta la possibilità di assumere lo stravagante ruolo. Grégoire accetta con tono mesto, privo di entusiasmo, ma intanto la sua mente esplode in congetture e interpretazioni, perché questa deve essere, per forza, l'occasione in cui lei chiarirà finalmente quei cinque anni di abbandono. E la spiegazione Grégoire la trova, ma è enigmatica, un rebus mentale che dà una speranza romanzesca alla triste realtà.

È il 1990, fine settembre, o forse si è già in ottobre, comunque nel giorno della morte di Michel Leiris, scrittore importante per i francesi, tanto più per un francese aspirante scrittore. La telefonata che sveglia lo stupefatto Bouillier scatena una valanga di parole che rotolano frenetiche, si riposano ogni tanto, poi riprendono la corsa e trascinano il lettore in un sarcastico squarcio di vita quotidiana. La vicenda è statica nella sua semplicità, non succede quasi nulla: è la storia di un risveglio mentale dopo un lungo periodo di inerzia o indolenza, dell'occasione per risolvere quei cinque anni passati senza un perché, omissione sufficiente a lasciare addosso un'imprecisata assenza di carisma, di scarsa, se non del tutto assente, considerazione di sé.

Un po' di riluttanza c'è, l'invito ha la sua bella dose di bizzarria, una festa di sconosciuti a casa di un'artista, a quanto pare ben nota agli altri, ma non a lui. Ma Grégoire è uno scrittore e deve servirsi di occasioni semplici per fare letteratura e non solo, a un certo punto si accorge che la sua vicenda sembra una trasposizione di Mrs.Dalloway, gli stanno accadendo le stesse cose dei protagonisti di quel libro. Forse non è vero, forse è solo un espediente per dare alla sua vita il sapore di un romanzo esemplare (e omaggiare Virginia Woolf). Ma Boullier segue l'istinto contorto delle sue emozioni e alla fine arriva, insieme a quel costoso Margaux del 1964, il dono per l'artista, a dare una svolta felice alla sua apatica esistenza.

È un libro semplice, divertente, con un sacco di battute golose e uno stile originale e accattivante. Se vi piace Woody Allen andate sul sicuro, e se avete un gusto un po' retro sarete conquistati anche dalla veste tipografica (in edizione tascabile, tranquilli) che la Isbn regala a questo piccolo pièce d'auteur.

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