Nel panorama underground rock/ underground non sono molte le pubblicazioni realmente interessanti. Se vogliamo esser siceri ciò che manca è l'originalità..e una buona fose di genuinità. Un lavoro che può a buon titolo essere difinito originale è quello del misterioso Grimm. Sappiamo trattarsi di un musicista/compositore autodidatta che ,nel suo percorso formativo,ha toccato i più disparati generi. Già il nome,che richiama i famosi fratelli Grimm,comunica un'idea di mistero...paesaggi nebbiosi e caduche figure distorte. Come i famosi narratori anche lui tocca i misteri della vita in chiave comico/tragica. Il suo demo di debutto,composto da tre traccie, parla di tre dei personaggi più famosi dei Grimm: Cenerentola, Biancaneve ed il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso. Per essere un demo autoprodotto ha una buona fluidità nella registrazione. Musicalmente parlando le songs sono ben costruite ricche di spunti che,se sviluppatti con accortezza, potrebbero dar vita ad un progetto di tutto rispetto. Molte sono le influenze e le reminescenze dei Goblin..e il demo richiama in effetti le atmosfere di Dario Argento. Unico difetto forse è il cantato, troppo classico ed impostato. Se vogliamo poco originale rispetto alla composizione musicale e poetica. Tenendo conto dei pochi mezzi a disposizione di questo folletto della musica possiamo tranquilla mente dargli una votazio ne di 4 punti. Con l'augurio di un più proficuo lavoro. Ovviamente per una demo non possiamo che mantenerci su una votazione discreta,tenendo conto dei pochi mezzi a disposizione. Ma un 4 è ben meritato. Soprattutto per il coraggio dimostrato nell'essersi messo in gioco con una proposta musicale così fuori delle righe...quasi folle,come la miglior tradizione favolistica nord-europea. Ccosa tirerà fuori dal cappello la prossima volta? Barba blu, gli dei dell'Olimpo? O una favola di sua invenzione? I trucchi dell'illusionista sono tanti. Non possiamo che sperare in un prossimo lavoro ...magari più curato e a tinte ancora più scure, per la gioia degli appassionati del genere.
Ida Sannibale
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