Iniziamo col dire che questo gruppo personalmente lo etichetto come "Grunge", ma onde evitare come in passato che si possano creare screzi, perché c'è chi sostiene che il grunge non è mai esistito ed è solo una trovata commerciale, e chi invece come me crede che sia esistito e come; in questa recensione lo chiameremo "Seattle Sound". Speriamo vada bene...
I Gruntruck nascono a Seattle nel 1989 nel pieno del movimento che chiamiamo Seattle Sound, questo gruppo non avrà una grande valenza, pubblicheranno solo due album, ma c'è chi si accorgerà di loro in particolar modo; sto parlando di Alice in catene. Ebbene si, nel 1992 quando sforneranno "Push" i Gruntruck seguiranno la tournée di "Dirt" ed apriranno loro le danze, per poi dar spazio a Layne Staley e soci. Non stanchi i ragazzi nello stesso anno seguiranno anche i Pantera ed il loro "Vulgar Display Of Power".
Dopo questa breve presentazione del gruppo e giunto il momento di parlare un po' dell'album in questione: "Push" è un'album sporco, rumoroso, sgradevole a chi non è amante del genere, mentre al contrario se vi piace "Bleach" dei Nirvana, i primi lavori dei Mudhoney, o che ne so i Tad, lo troverete una bella rivelazione. "Push" inizia con "Tribe" che quando sfiorerà i 30sec direte "cazzo aveva ragione sono fortissimi" (sempre se siete amanti del genere). Poi si prosegue con tracce come "Machine Action" o "Break" che mi fanno sorgere domande del tipo: "Ma perché questi sono dimenticati da Dio ed i Pearl Jam no?" (nulla contro i P.J) però che cazzo dico io...). L'album a mia discrezione non ha pecche, è bello in toto, le tracce sono molto simili tra loro, mantengono la corsia centrale della carreggiata (sapete quella che agevola il sorpasso), mentre quelle che a detta mia sfrecciano su quella di sinistra ad alta velocità ed escono un po' dagli schemi di "Push" sono: "Lose" e "Slow Scorch".
Non c'è molto da dire, se non li conoscete ed un po' vi ho incuriosito procuratevi in qualche modo quest'album, non vi deluderà. Io credo sia un Van Gogh, intendo dire che ci vorrà un po' di tempo prima che verrà capito e, con questa recensione cerco di abbreviare i tempi.
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