Dick Dastardly e Muttley sono apparsi per la prima volta nella mitica serie cartoon "Le Corse Pazze", da cui poi, nel 1969, è nata questa serie spin-off dello "Squadrone Avvoltoi".
Dastardly si rifà al Professor Fate, personaggio del film "La Grande Corsa" del 1965: stesso abbigliamento e stessa cattiveria. Guida una sgangherata squadra di aviatori che progetta, costruisce e fa volare strampalati aeroplani, dalle forme più assurde, con lo scopo di acchiappare l'imprendibile piccione viaggiatore Yankee Doodle intento a recapitare chissà quali informazioni al nemico. Inutile dire che il fallimento è all'ordine del giorno. Lo squadrone, composto da 4 strambi aviatori, esegue gli ordini di un fantomatico generale che non si vede mai, ma che si fa sentire forte e chiaro via telefono, con quest'utlimi che sbucano un pò da tutte le parti.
Tutto gli episodi ruotano, appunto, attorno alla cattura del piccione, che di volta in volta deve "affrontare" (in realtà lui non muove un muscolo, attende solo l'autodistruzione dei suoi avversari) , lo squadrone composto dagli aerei creati dallo stramboide Klunk con la sua proverbiale "parlantina" indecifrabile, compresa solo dal il timido e fifone Zilly (altro menbro della squadra che spesso rifugia la testa nella sua divisa a mò di tartaruga, alla sola vista del piccione) e capitanata da Dastardlay e dal suo fidato ma non troppo Muttley, molto furbo in realtà e l'unico che riesce sempre ad evitare di schiantarsi insieme alla squadra, grazie alla sua coda che, ruotando come la pala di un'elicottero, lo salva spesso e volentieri. Gli aerei che si susseguono di volta in volta sono uno spettacolo e prendono le forme più assurde: un'enorme aereo a tre piani che regge una mazza da baseball, un'aereo che morde, un'aereo cucù, due aerei che reggono una gigantesca fionda...
Praticamente un cartone cult, firmato dalla premiata ditta Hanna&Barbera, da vedere a tutti i costi: divertente come solo pochi cartoni, in realtà, sanno esserlo; questo "Dastardly e Muttley" è uno dei tanti esempi della grande scuola americana di cartoni animati, di tutt'altra pasta e spessore rispetto ai robottoni e mostri giapponesi che avrebbero invaso il pianeta solo qualche anno piu tardi.
L'unica "pecca", ma che in realtà è caratteristica di questi cartoni, è che si arriva quasi sempre ad odiare i personaggi buoni, che alla fine la spuntano ingiustamente, rendendoli tremendamete antipatici: ne sono esempi anche Bugs Bunny e l'odiosissimo Beep Beep (da "Willie il Coyote") che saranno eliminati (con grande compiacimento del sottoscritto) solo molti anni più tardi...
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