Tra i gruppi più importanti di hard rock anni '70 non può certamente esser dimenticata la band delle carismatiche sorelle Wilson, le quali hanno lasciato una importante impronta nella storia della musica americana, spaziando nell'hard rock, e virando verso un AOR potente dagli anni '80 fino ad oggi. Cresciute nella stessa stanza in una casetta del South Carolina, Ann e Nancy cominciano verso gli otto anni ad imbracciare le chitarre per non lasciarle più, coltivando, oltre ad una stretta ed indistruttibile amicizia, l'amore per la musica e per la loro band preferita: i Led Zeppelin. Nel 1970, grazie ad una relazione con il chitarrista Mike Fisher, Ann entra nella band Heart, portando con sé la sorella Nancy come lead singer solo nel 1974. Grazie a queste ragazze la band riesce finalmente ad avere successo, dopo anni di completo anonimato: arriva dunque la fama, e arrivano i soldi. il loro primo singolo di successo è "Crazy On You", estratto dal disco "Dreamboat Annie", che fino ad oggi ha venduto milioni di copie.

Ma il disco più famoso rimane comunque Little Queen, forse proprio grazie alla fantastica canzone d'apertura, Barracuda, che, azzarderei a dire, è la canzone più bella nonché più famosa della band: il riff è incredibilmente potente, e la voce  di Nancy è a dir poco sbalorditiva.

La cosa che più si nota ascoltando Little Queen è il loro amore già citato per i Led Zeppelin: le Wilson affermeranno più volte in futuro di esser state conquistate dal modo in cui i Led alternavano i pezzi elettrici a quelli acustici, e di esser sempre state affascinate dai suoni di mandolino in canzoni quali Tangerine. E ascoltando le canzoni Love Alive, Sylvan Song e la fantastica Dream Of The Archer, quasi si direbbe che dietro alla chitarra lavora il vecchio  Page, o che la sezione mandolini è assegnata a John Paul Jones... solo la voce non inganna, poiché, ovviamente, quella di Nancy è molto più alta di quella di Sir Robert. Ma, proprio come in ogni disco del dirigibile che si rispetti, la chitarra che fa da protagonista è sempre quella elettrica: per cui con il rock'n'roll Kick It Out Wilson e Fisher le imbracciano di nuovo, lasciando poi posto alla fantastica title track. Little Queen è un pezzo che ha speed: un hard rock potente con tanto di stacchi e riprese, tutte condite con la incredibile dote canora della cantante. Subito si passa dall' energico al malinconico e al dolce: Treat Me Well è una sad ballad acustica molto triste ed angosciata, che sa regalare grandi emozioni ad ogni ascolto: oltre ad esser suonata con passione i musicisti dimostrano la loro bravura in campo tecnico. Totalmente diversa è Say Hello, che, insieme alla seguente Cry To Me, si rifà alle acustiche e ai mandolini, creando un'atmosfera magica che porta in un mondo medioevale, proprio come quello raffigurato in copertina, dove menestrelli e trovatori girano in carovana per quel mondo triste e cupo ad allietare la gente con le loro gesta.

Il pezzo di chiusura Go On Cry è più attuale, rock di sana pianta trascinante e eccezionalmente struggente, che comincia con un flebile intro di chitarra di Ann, fino ad un esplodere di complice ritmicità: una chiusura più che perfetta, per un disco che di banale non ha proprio niente.

Questo disco è fatto per chi ama l'hard rock, per chi ama i Led Zeppelin, per chi ama il mistero e per chi è affascinato dal passato, per chi è sensibile e per chi sa emozionarsi "in the deep of his... Heart!"

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