Coraline è una ragazzina avventurosa e dinamica, frustrata dall'improvviso trasloco in una casa che lascia molto a desiderare, con genitori sempre immersi nel lavoro che le barattano pochi secondi di attenzione contro ore in cui lei sembra non esistere. Nonostante l'impegno profuso nel cercare nuovi stimoli ed attività, la ragazza fatica a trovare il suo spazio in una realtà che non le piace, lontana dai suoi amici e immersa in un contesto deprimente. I nuovi vicini non sono un granché, vecchiette eccentriche e pazzoidi alcolizzati, l'unica parvenza di normalità rappresentata da un ragazzino e il suo orrido gatto nero, che però non le vanno particolarmente a genio.

La nuova casa nasconde però un passaggio segreto, all'apparenza una porta murata che di notte si trasforma in un tunnel che conduce ad una dimensione parallela. Questo nuovo mondo si manifesta come una realtà idealizzata dei sogni della protagonista, in cui tutti l'assecondano, le dedicano tempo ed attenzioni, in cui il mondo sembra girarle intorno. E non ci vuole molto prima che questa realtà parallela diventi più entusiasmante ed ambita del mondo da cui proviene. I dettagli sinistri che emergono a poco a poco sembrano non intaccare più di tanto la felicità della ragazza, almeno finché i suoi genitori alternativi non esprimono il desiderio di volerla tenere nel loro mondo. La pista che si dipana da lì in poi diventa un cupo ed intricato viaggio verso una verità decisamente più orribile e spaventosa di quanto fosse lecito aspettarsi.

Tratto dal bestseller di Neil Gaiman, la trasposizione in stop motion di Coraline non poteva che essere firmata da Selick, che ritrova nelle atmosfere dark ed inquietanti della storia la scintilla che tanta gloria gli aveva conferito con "Nightmare Before Christmas": come e più del capolavoro del '93, ogni inquadratura di Coraline trasuda atmosfera e una maniacale cura per il dettaglio, alzando ulteriormente la sbarra in un genere così difficile e laborioso da realizzare, non a caso rimasto mestiere e vanto di pochi, al contrario della sempre più accessibile e democratica computer grafica.

Se il film scritto da Burton e "James e la Pesca Gigante" erano tutto sommato destinati a tutti ma con un occhio di riguardo ai più giovani, Coraline contiene umorismo e riflessioni che difficilmente questi ultimi capiranno. Selick riadatta il libro smussando un po' i dialoghi ed aggiungendo il personaggio di Wybie, ma mantiene intatti gli inquietanti eventi che contraddistinguono la seconda parte del film, con qualche scena che provocherà facilmente incubi ai giovanissimi.

Una piccola perla, che brilla lontana dal mare di mediocrità dei film d'animazione (di ogni genere) cui abbiamo assistito ultimamente.

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