Un salto nel buio nella Francia del 1978. Spericolato salto mortale osservando un mondo nuovo e una enigmatica incerta destinazione finale.

"incertezza" fantastica parola chiave di ogni salto mortale musicale, seducente.

Difficile raccontare la musica senza parlare di musica.

Una stranamente leggera mano vista ai raggi x fuga fra mattoncini, seguendo bricciole di anarchia parente con tutti i denti sani di un ruvido e rissoso anno che indubbiamente ha contagiato le pulci a nomi apperentente lontani con abiti nuovi di eleganti tagli.

Un sentiero profumato dalle dissonanti teorie Henry Cow , verdi dissestati ma morbidi sentieri di liberi pensieri Kraut, contenuta elettricità, echi di sbilenche orchestrine, teatrini con l'ironia dei Fou Leloublan, custumi di Dagmar Krause.

Prendete questi nomi mischiate cercando di modellare un nuovo corpo, otterrete una miscela forse diversa da quella assaggiata da me. Questo è il bello dell'incertezza senza paracadute.

Vedere una cosa diversa da quella intravista sbirgiando da dietro il sipario.

Ascoltate questa musica non seguendo i sentieri da me indicati, dimenticate che parlavo di musica e l'effetto finale sarà molto più sorprendente.

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