"Vangelo della nuova genesi", è cosi che si può interpretare il titolo dell'opera omnia di Hideaki Anno. Dico interpretare perchè in questo vangelo non si può fare altro che interpretarare. Ma alllora, andiamo con calma. Di cosa vi sto parlando debaserioti? A domanda rispondo carisssimi: questa recensione sarà su una cosa mai vista prima, un anime; una serie animata trasmessa in TV e dopo spenderò due parole anche sul film (che non è altro che il finale della serie).
Correva l'anno del signore 1995 quando lo studio Gainax decise di proporre una nuova serie animate a base di robottoni, la fortuna di tutti gli anime giapponesi. Lo studio Gainax cosi si ritrova con delle responsabilità impressionanti: raccogliere le ceneri di Go Nagai, prima, e Gundam in seguito. Ma se Go Nagai ci aveva abituato a vededere dei robot (molto amati nel bel baese) come Mazinga e Ufo Robot (ALABARDA SPAZIALE!!) che erano semplicemente industruttibili e combattevano tutti i demoni delle tenebre per difendere Tokio, Gundam cambia distintamente rotta ricreando invece una storia più realistica e credibile, che parlava della guerra che sconvelgeva la terra e le sue colonie da parte di due fazioni le quali usavano dei robot per guerrigliarsi l'un l'altra.
E allora cosa aveva da offrirci l'ennesima serie robotica?
Neon Genesis Evangelion parte dal presupposto di tutte le serie di Go Nagai: una serie di mostri enormi e dalle forme alquanto inusuali inizia ad attaccare sistematicamete Tokio (qui rinominata Neo Tokio 3) e una azienda leader nel campo dell'autodifesa mette in moto il suo gingillo per fare piazza pulita. Questo è proprio ciò che nelle prima 4-5 puntate ci fa credere quel genio del regista. Infatti nulla è come sembra. La storia prende piede nel 2015, quindici anni esatti dopo un'immane catastrofe chiamata second impact (il first impact è il meteorite che estinse i dinosauri). Quindi lo scenario che vediamo sul teleschermo è alquanto triste: infatti dopo il second impact (che per la stampa e l'opinione pubblica si tratta di un meteorite piombato in Antartide, ma poi...) più della metà degli umani è scomparsa, le acque si sono innalzate con lo scioglimento dell'Antartide e mutazioni climatiche radicali scolnvolgono tutte le città ancora rimaste. Un organizzazione chiamata Seele trovò le pergamene del Mar Morto, (realmente ritrovate nel 1947 in una caverna in Israele consistono nel nuovo testamento e alcune pagine non rilevate al pubblico) su queste pergamene ci sono molte iscrizioni che riguardano l'avvento degli angeli sulla terra e la successiva distruzione della stessa. In base a quanto letto sulle pergamene (più o meno... non mi dilungo) la Seele crea gli Evangelion: enormi macchine da combattimento umanoidi, l'ultima speranza dell'umanita contro gli angeli. La Seele cosi concentra tutta la sua conoscenza nell'avamposto ultra difensivo chiamato Neo Tokio 3, delegando l'utilizzo degli Eva alla Nerv, un altra organizazzione extra legale quest'utlima è anche occupata a cercare i piloti necessari per far muovere gli Eva. E' cosi che faremo la conoscenza di Shinji Ikari: il protagonista.
Shinji è un ragazzino di 14 anni (nato quindi durante il second impact) figlio del capo della Nerv e orfano di madre, il padre lo ha abbandonato quando la madre Yui morì e lo ricontattò solo 10 anni dopo per fargli guidare l'Eva. Shinji data la sua infanzia devastante ha moltissimi problemi a relazionarsi col prossimo, ad aprire il suo cuore a chiunque, è di conseguenza timido e nichilista. Bisogna dire però che tutti i protagonisti (e non) hanno un carattere molto strano ma ben delineato, tutti con un passato da dimenticare o da cambiare, però hanno differenze sostanziali per quanto riguarda le reazioni col prossimo.
Con questi due paragrafetti sono riuscito a introdurre 2 delle 3 parti fondamentali dell'opera e cioè: la parte che riguarda prettamente la storia e la parte psicologica dei personaggi; ora mi accingo a descrivere la parte più difficile e cioè quella religiosa (c'è da dire che tutte e tre le parti dell'opera diano riscontri oggettivi ma la maggior parte è a interpretazione libera come dicevo all'inizio).
Neon Genesis Evangelion cerca di raccontare una nuova genesi prendendo spunto un pò qua e un pò la. Prendendo idee prevalentemente dalla cabala ebraica ma anche dalla bibbia, con quello che c'è scritto in questi testi riesce a riadattare la fine del mondo secondo la sua interpretazione. Per esempio gli angeli sono praticamente tutte figure retoriche riprese dalla cabala e hanno tutti i nomi reali degli angeli: a partire dai cherubini ad arrivare fino agli arcangeli. Per raccontare la storia Anno fa sue tante altre figure naturalmente stravolgendole secondo il suo volere: una su tutti la mistica lancia di Longhino, il soldato romano che trafisse il costato di Gesù crocifisso, Adam e Lilith, i veri progenitori degli uomini secondo la cabala e secondo Anno (all'inizio dei tempi la cabala spiega che inizialmente Lilith era la vera moglie Adamo poi lascio l'eden per procreare gli uomini), l'albero della vita e i suoi frutti, il frutto della conoscenza che possiediamo noi uomini, e il frutto della vita che posseggono invece gli angeli; solo dio li possiede entrambi di conseguenza deve evitare che qualcuno arrivi al suo livello altrimenti ci sarebbe un suo sostituto.
Come vi sembra fino ad adesso? Strano eh? Se tutto ciò vi ha anche solo incuriositi un pò cercate di trovare questa serie, perchè quello che vi ho detto io è veramente una frazione minuscola di tutto quello che vi narrerà Anno, forse questo è anche uno dei problemi principali dell'anime dato che mette troppa carne al fuoco, infatti a fine serie tutti gli interrogativi che dovevano avere risposta rimasero incompiuti; cosi orde ed orde di otaku lo obbligarono a finire la serie con due (favolosi) film che cercarono di mettere il punto alla serie. Non ce la fecero. Infatti nel 2007 è uscito un nuovo film nelle sale nipponiche che si propone come la tetralogia (quattro film!) che racconterà in parte eventi gia descritti in passato semplicemente cercando di fare un pò più di ordine, e infine proporrà il vero (speriamo!) finale.
Ma bando alle ciance volevo descrivervi ancora in 2 secondi in cosa consisteva la parte psicologica dell'opera. Il protagonista per riuscire a salvare la razza umana deve percorrere un tortuossimo cammino psicologico: proprio quello descritto dall'albero della vita nella cabala (scala di Giacobbe nel mondo cristiano). Shinji infatti se all'inizio appare insicuro e introverso col proseguire della storia risale l'albero della vita cambiando sempre il suo pensiero attraverso introspezioni del suo io (dette anche seghe mentali) riesce a stabilizzarsi psicologicalmente (diciamo all'incirca). L'intera opera è permea di significati nascosti, ci sono collegamenti a qualsiasi cosa: si passa da 2001 odissea nello spazio, il conflitto freudiano tra eros e thanatos, sempre per Freud la fase orale e il meccanismo della rimozione, svariati collegamente a Pirandello, Schopenhauer; e tanto, tantissimo ancora bisogna solo aver voglia di andare a cercare nella trama e si trova tutto ciò che serve per appagare la cultura di un pò tutti.
In questa recensione non ho voluto fare spoiler di nessun tipo mi sembrava ingiusto, probabilmente non tutti coglieranno quello che volevo trasmettere con questo testo se non saranno un pò flessibili col loro cervello. Oltretutto per chi non ha mai visto un anime in vita sua potrebbe essere un trauma iniziare con questo complessimo vangelo, ovviamente tentar non nuoce.
Carico i commenti... con calma