La prima volta che ascoltai “Sea Shanties”, attratto dalla splendida copertina goticheggiante, rimasi sorpreso dall’incredibile modernità del sound. Ricordo che confidai ad un amico musicista “...ma questi sono più avanti dei King Crimson!”. Ed infatti i brani di quest’album, messi insieme a “21 Century Schizoid Man”, si può dire abbiano fondato un nuovo genere, il PROG-METAL. La staffetta è poi passata nelle mani dei RUSH in America e degli HAWKWIND in U. K., finché nel 1988 i Queensry che con il seminale “Operation Mindrime” non hanno dato ufficialmente il via al prog-metal contemporaneo.

Dopo questa piccola parentesi storico-musicale ritorniamo al disco. Negli High Tide i ruoli sono ben separati: da una parte una roboante e pulsante sezione ritmica, dall’altra le magie dei due solisti, Tony Hill alla chitarra e Simon House al Violino elettrico. Trattasi di veri mostri sacri (soprattutto gli ultimi due) nei rispettivi strumenti. Il risultato è affascinante. Il brano che meglio evidenzia stile e sonorità di questa band atipica è "Death Warmed Up", uno strumentale di oltre 9 minuti dal ritmo infernale su cui si stagliano, fronteggiandosi, le evoluzioni elettriche di violino e chitarra. La potenza del Sound è assordante anche se mai cacofonica. Nel brano successivo, “Pushed But Not Forgotten”, l’incipit è arioso-fiabesco ma ben presto l’atmosfera vira all’incandescenza. Menzione speciale per almeno altri tre brani, l'iniziale e paradigmatica "Futilist's Lament" con il canto di Tony Hill che, molto simile a quello di Jim Morrison, si libra sopra il roboante manto di maglia sonora in un crescendo carico di pathos e drammaticità. La scala in apertura di "Walking Down Their Outlook" è d'antologia, ma l'epica raggiunge il culmine nella conclusiva "Nowhere", dove cori crimsoniani sembrano celebrare un sabba devastante e catartico al tempo stesso.

Un MUST non solo per gli appassionati di PROG-METAL ma per tutti gli amanti della grande musica.

Carico i commenti... con calma