Non sarà certo mia la responsabilità sé dopo esserVi à stento trattenuti durante l'ascolto dei proemiali e progressivamente sempre più sbalorditivi frammenti costituenti il secondo lavoro (annoveriamo in precedenza un EP del 2005 anch'esso curiosamente self-titled) dei quattro Toronto-Musicians, giunti all'ascolto della iperbolica e pulsante quinta scheggia ["The Pulse"], inizierete a dimenarVi incontrollatamente, neanche foste posseduti da ‘Su Dimòniu' (Belzebù per i non post-nuragici), prendendo letteralmente e fisi[ologi]camente a calci** tutto ciò che Vi circonda [cose, persone, città, animali and so on] nella quotidiana, ancorché non sempre consapevolmente, soverchiantia.

E sì Egregi miei.

Perché sé è vero chè le prime ostilità neo-avant-dance-psycot(rop)iche regnanti in "Super Inuit" (registrata dal vivo) sorprendono in maniera inattesa, travolgendo tutto-e-tutti con massima gaiezza et rullocompressoristica leggerezza, si cerca comunque di mantenere un serafico contegno (siamo adulti, suvvia..) dettato dall'abituale arginante freno musico-inibitorio insito in ognuno di noi.

Ma dalla seconda Caffè-Latterizia ["Milkshake", absolutely NO! Kelis relationscippes] brandella in poi, statene certi, il Vostro rigoroso e malcelato self-control misto al calante residuo impulso-discernente verrà gradualmente sgretolato mandando (parafrasando il group-nomenklativo) sacrosantissimamente "A' Fangala" * l'accozzaglia di educati neuroni traballanti ospiti del Vostro cranio(leso) e quelli di tutti gli eventuali (s)fortunati circostanti: queste nove breccie suonospaziotemporali prendono letteralmente per la collottola scùotendo telluricamente e tettonicamente il Vostro inabituato [à cotanta ricca densità espressionista] sistema percettivo periferico-centralizzato, in virtù di una non meglio quantificabile/definibile, esuberante, contagiosa, gioiosa, densissima miscela/concentrazione suono-multistratificata, equilibratamente squilibrata.

Chiamatelo psychotic-avant/post-dance ("Safari"), chiamatelo electro-protozoic-rock ("Frenchy's"), oppure neo-neanderthalensis grindpop ("Choppers"), o magari minimalismo-massimalista merci-massificato ("Lovely Allen"); insomma definitelo come meglio Vi pare et maggiormente aggrada.. basta chè concediate Loro un ascolto: c'è una seria probabilità chè dell'inusitato intruglio non possiate più far à meno!

Parola di affamato e lùrido sgretolamiere***

 

*** per quel nulla chè puòte contare, of course

** Sia chiaro: non risarcirò eventuali danni a mobilia e apparecchiature elettro-domestiche derivanti dalla incontrollata attività (s)calciatorea.

* Giorgio Bracardi docet

Carico i commenti...  con calma