Aaaaah gli anni 70. Che periodo. No, non parlo del prog dei Gentle Giant ne del cantautorato di De Andrè. Ma della musica melodica Italiana nel suo piu alto livello di splendore. Anche perchè, in quei termini, non sopravvisse a quel decennio. Chi abbiamo qui? Strano nome per un gruppo musicale eh? Chissà cosa ci si aspetta quando si ha per la prima volta a che fare con un nome cosi strano. Del prog all' avanguardia forse. E invece è canzone melodica. Ci siete rimasti male eh?
Insomma, questi gli anni 70 li hanno vissuti in pieno. Formatisi nel 1971, vennero scoperti da Herbert Pagani (quello dell' albergo ad ore) e lanciati verso le case discografiche, nonostante il chitarrista Rodolfo Maltese abbandonò presto il progetto per approdare al Banco. Si fecero un nome nelle edizioni del 74-75 di Un disco per l'estate con due brani, rispettivamente la sfortunata (diciamo scadente) 'Mary Lou' e la famosa e intramontabile 'Tornerai Tornerò', una delle 'gemme' di quel movimento musicale di cui furono ottimi interpreti gli HS. Indubbiamente il successo non si fermò al 75, poichè circa due anni dopo a Sanremo fecero il botto con 'Bella da morire', ma questa è un altra storia. Quello che recensisco è l'esordio, l'omonimo esordio.
Come ogni album di questo genere di musica che si rispetti, vengono altalenati brani trascurabili e dimenticabili a vere e proprie perle per gli appassionati. 'Lei lei lei' ne è la prova, brano lento e scorrevole, testo altrettanto bello e leggero, leggero come l'età che viene descritta dal complesso e gli amori che ne nascevano di conseguenza. Carine ma niente di piu 'Betty' ed 'A un passo dall' amore', ma a metà disco arriva lei, 'Tornerai Tornerò' per la quale vale la pena spendere due parole. Incisa in ben 56 lingue diverse, fu il brano che portò il gruppo alla fama a questo punto permettetemi 'mondiale'. Come dimenticare i primi versi ( La piazzetta del mercato è ancora la/Le magliette sono uguali a un anno fa/Mi ricordo che, la volevi tu/Quella con 'ti amo' scritto su), un testo probabilmente riferito ad un amore estivo, o forse solo ad un addio. Ma che belle note. Veramente bella anche 'Diavoli nel Paradiso', sfortunato racconto di un compositore di canzoni a cui fu negato un contratto, a testimonianza di come non sia vero che il tema di questi gruppi fosse solo l'amore. Chiusura nostalgica e lenta con 'Malinconia', altro bellissimo brano con lo sfondo di rimembranze di giorni e amori passati. Altre due parole anche su 'Pecos Bill', che diede anche il nome ad un successivo disco del gruppo, altro bellissimo brano agrodolce e romantico in cui, ancora non so come, sono riusciti a buttarci dentro gli indiani e la figura mitologica del western Pacos Bill.
Che dire, un gruppo che gira ancora oggi su e giu per l' Italia, ovviamente campando di eredità di ciò che fecero in passato, portando ricordi ai vecchi 'giovani' di un decennio a loro caro. Valeva la pena ricordarli.
Beeeellaaaaa da moriiireeeeee
Elenco e tracce
Carico i commenti... con calma