L'underground è pieno di gruppi che magari suonano per divertirsi, di band che riprendono musicalmente i loro artisti preferiti, a volte anche riuscendo inconsapevolmente a superarli. Gli Hopes Die Last sono un gruppo di una città vicino Roma, hanno alle spalle un EP che si chiama "Aim For Tomorrow", un demo che mostrava le capacità di tutti i componenti della band, con l'unico difetto che la musica proposta risultava troppo derivativa da gruppi come Hawthorne Heights, Underoath e i nostrani Vanilla Sky.

Con l'entrata nel gruppo di Becko, gli Hopes Die Last trovano una vera e propria svolta sia dal lato vocale, sia dal lato musicale; compongono tre canzoni, "Thanks For Coming", "Lastnights Goodbye" e il singolo che sto per recensire, "Call Me Sick Boy". La traccia parte aggressiva con la batteria e l'urlato di Nicolò, mostrando che non è da meno degli screamer d'oltreoceano. Le chitarre sono come sempre piacevoli, ricordando i Bullet For My Valentine e a tratti gli Underoath. La voce melodica di Becko si intreccia agli scream di Nicolò, il tutto supportato da una imponente sezione ritmica. Si arriva al ritornello, aggressivo e disperato come pochi, che mostra a tutti che il quintetto romano non è da meno di gruppi italiani affermati come ad esempio i Vanilla Sky o i Gaia Corporation. La loro vera sfortuna è quella di essere italiani; Si perchè se fossero stati in America, a quest'ora sarebbero idolatrati e avrebbero migliaia di emokid sotto il loro palco.

Non posso pronunciarmi di più visto che è solamente un singolo, vi consiglio di ascoltarlo perchè merita, merita davvero. E colgo anche l'occasione per dirvi che il 9 giugno saranno live al traffic di Roma, andateci!

P.S.: Questo è il loro myspace, fateci un salto! www.myspace.com/hopesdielast

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