Ennesima rock band proveniente dal Nordamerica, questa volta dal Canada.
Un interessante quartetto esordisce con questo album, sicuramente non all'altezza di altri recentissimi debutti (vedi Strokes, BRMC, Interpol, Kings Of Leon ecc...), ma ugualmente valido. Viene pubblicato sotto etichetta SubPop (l'etichetta che ha "lanciato" il grunge...) e prodotto dalla stessa band con l'ausilio di J.Endino (sí sí, lo stesso Endino che ha prodotto "Bleach" dei Nirvana, altro debutto che non ha nulla a che fare con questo...).

Detto ciò sembrano esserci tutte le premesse affinché sia un discreto cd... Queste premesse trovano conferma appena si preme il tasto play del lettore.
Si inizia con "Naked In The City Again", brano pop abbastanza originale che trova un giusto seguito nella seconda traccia "No, Not Now", misto tra rock ed elettronica che ci riporta ai tempi dei Blur di "Girls & Boys", sia per la parte vocale che per quella strumentale...
Allegrissime le atmosfere presenti in "Get In Or Get Out" (con un interessante assolo di tastiera) e in "Oh, Goddamnit", classici brani estivi da ascoltare in spiaggia tra un bagno e una partita a beach volley...
L'episodio piú radiofonico è sicuramente "Bandages", con le tastiere iniziali che ci ricordano leggermente qualcosa degli anni '60 e un ritornello molto orecchiabile, fin troppo... Bella anche la tiratissima "Save Us S.O.S", penultima traccia che precede la malinconica e triste "In Cairo", traccia di chiusura.

Abbastanza breve la durata (32'01")... ma ormai fare un album che superi i 35-40 minuti sembra quasi una cosa d'altri tempi...
10 brani di pop-rock semplice e a tratti banale (v. "Aveda"), ma nel complesso atmosfere coinvolgenti al punto giusto che colpiscono al primo ascolto, fanno di questo un bel debutto... sicuramente ci si aspetterà di piú dal seguito che darà la band canadese a questo "Make Up The Breakdown"...

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