Lo so, Post Mortem è uscito ad aprile ma io l'ho ascoltato solo in questi giorni, un ritorno inatteso che nessuno osava più sperare dopo nove anni di silenzio de I Cani. Niccolò Contessa, figura schiva e allergica all'hype fin dagli esordi (ricordate le maschere!), ha interrotto il lungo iato discografico in cui aveva comunque espresso la sua inesauribile creatività come produttore (Tuttifenomeni) e in apparizioni a sorpresa con artisti come Coez, Max Pezzali e Giovanni Truppi.

Questo quarto album si presenta come uno sfogo naturale e urgente. Le 13 tracce segnano il punto d’incontro tra l'irruenza tagliente degli esordi e la maturità nichilista sviluppata nel tempo. Non c'è nulla di banale o dimenticabile in questo lavoro. Contessa dimostra ancora una volta un livello compositivo e testuale elevatissimo, confermando le aspettative di chi lo attendeva con rassegnazione.

Post Mortem è esattamente il disco che i fan desideravano, con in più la novità del pregevolissimo e inatteso finale acustico rappresentato dal brano Un’altra onda. Un ritorno di alto livello che rinfresca la scena indie pop.

Elenco e tracce

02   Buco Nero (00:00)

03   Colpo Di Tosse (00:00)

04   Davos (00:00)

05   Colpevole (00:00)

06   F.c.f.t (00:00)

07   Post Mortem (00:00)

08   Felice (00:00)

09   Nella Parte Del Mondo In Cui Sono Nato (00:00)

10   Madre (00:00)

11   Carbone (00:00)

12   Buio (00:00)

13   Un'Altra Onda (00:00)

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Altre recensioni

Di  POLO

 «Siamo nel 2025 e ancora stai a solleticare il pubblico liberal?»

 «Questo giochino è durato abbastanza, mo’ ti prenderai i props di qualche supernova già sulla via dell’oblio.»


Di  fonopticon

 In Post Mortem il salto c’è ed è evidente, a partire dai testi di ottimo valore fino alla cura dei suoni e degli arrangiamenti.

 La ricerca sonora in questo disco invece si riduce in un costante e palese oscillare tra Mk.gee e Iosonouncane.